(1) Questa mattina l’amabile mio Gesù non ci veniva. Dopo tanto aspettare e riaspettare, finalmente è venuto, era tanta la mia confusione ed annichilazione, che non sapevo dirgli niente; Gesù mi ha detto:
(2) “Quanto più ti annienterai e conoscerai il tuo nulla, tanto più la mia Umanità, spiccando raggi di luce ti comunicherà le mie virtù”.
(3) Io gli ho detto: “Signore, sono tanto cattiva e brutta che faccio orrore a me stessa, che sarà innanzi a Voi?”
(4) E Gesù: “Se tu sei brutta, sono Io che ti posso rendere bella”.
(5) E nell’atto di così dire, ha mandato una luce da Sé all’anima mia e pareva che le comunicasse la sua bellezza e poi, abbracciandomi, ha incominciato a dire:
(6) “Quanto sei bella, ma bella della mia stessa bellezza, perciò sono attirato ad amarti”.
(7) Chi può dire quanto sono restata più che mai confusa? Ma il tutto sia a sua gloria.