(1) Siccome non ci veniva, andavo pensando tra me: “Chi sa che Gesù non ci verrà più e mi lascia in abbandono”. E non dicevo altro: “Vieni mio diletto, vieni”. Tutto all’improvviso è venuto e mi ha detto:
(2) “Non ti lascerò, mai ti abbandonerò, anche tu vieni, vieni a Me”.
(3) Io subito sono corsa per mettermi nelle sue braccia, mentre stavo così, Gesù ha ripreso a dire:
(4) “Non solo non lascerò a te, ma per amore tuo non lascerò Corato”.
(5) Poi, senza quasi avvedermene, in un istante è scomparso, sono lasciata più di prima che lo volevo ed andavo dicendo: “Che mi hai fatto? Come così presto te ne sei andato senza neppure dirmi addio?”
(6) Mentre sfogavo la mia pena, l’immagine del bambino Gesù che tengo a me vicino, pareva che si faceva viva e d’intanto in tanto usciva la testa da dentro la campana per vedere cosa facessi, quando vedeva che me ne avvertivo, subito la rinchiudeva dentro. Io l’ho detto: “Si vede che sei troppo impertinente e che vuoi farlo da bambino, io mi sento impazzire per la pena che non vieni, e Voi state a giocare, ebbene, giocate e scherzate pure, che io avrò pazienza”.