(1) Questa mattina l’ho passato molto angustiata per le tante offese che vedevo far dagli uomini, specialmente per certe disonestà orrende. Quanta pena faceva a Gesù la perdita delle anime, molto più d’un bambino nato che dovevano uccidere senza amministrarle il santo battesimo. A me pare che questo peccato pesa tanto sulla bilancia della divina giustizia, che sono i più che gridano vendetta innanzi a Dio, eppure, spesso, spesso si rinnovano queste scene dolorose. Il mio dolcissimo Gesù stava tanto afflitto che faceva pietà. Vedendolo in tale stato, non ho ardito dirle niente e Gesù solo mi ha detto:
(2) “Figlia mia, unisci le tue sofferenze con le mie, le tue preghiere alle mie, così, innanzi alla maestà di Dio, sono più accettevoli e compariscono non come cose tue, ma come opere mie”.
(3) Poi ha seguitato a farsi vedere altre volte, ma sempre in silenzio. Sia sempre benedetto il Signore.