MaM
Messaggio del 26 dicembre 1983:Figli miei, pregate, pregate, pregate ancora! Non dite che io non faccio altro che ripetervi di pregare. Non posso dirvi altro. Il giorno di Natale vi siete molto rallegrati, ma nessuno si è ritirato in camera sua per ringraziare Gesù.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 2-27 Maggio 31, 1899 Lamenti che Gesù fa del confessore.

(1) Questa mattina, stando nel mio solito stato, il mio adorabile Gesù è venuto e nell’atto stesso ho veduto il confessore. Gesù si mostrava un po’ dispiaciuto con lui, perché pareva che il confessore volesse che tutti approvassero che fosse opera di Dio il fatto mio, e voleva quasi convincere col manifestare qualche cosa del mio interno ad altri sacerdoti. Gesù si è voltato al confessore e gli ha detto:

(2) “Questo è impossibile, e fui Io, ed ebbi dei contrari e da persone delle più riguardevoli ed anche da sacerdoti ed altre dignità, ebbero chi ridire sulle mie sante opere, fino a tacciarmi da indemoniato. Questi contrasti, anche da persone religiose, Io li permetto per fare che a suo tempo potesse più rilucere la verità. Che vuoi consigliarti per due o tre sacerdoti dei più buoni e santi ed anche dotti, per averne lume ed anche per fare ciò che voglio Io nelle cose da farsi, qual’è il consiglio dei buoni e la preghiera, questo Io lo permetto, ma il resto no, no; sarebbe un voler farne sciupio delle opere mie e metterle in burla, ciò che molto Mi dispiace”.

(3) Poi disse a me: “Quello che voglio da te è un operare retto e semplice, che del pro e contro delle creature non ti curare, lasciale pensare come vogliono, senza prenderti il minimo fastidio, che il volere che tutti fossero favorevoli è un voler fuorviare dall’imitazione della mia Vita”.