MaM
Messaggio del 4 luglio 1983:Pregate mio figlio Gesù! Rivolgetevi spesso al suo Sacro Cuore e al mio Cuore Immacolato. Chiedete ai Sacri Cuori che vi riempiano del vero amore con il quale potrete amare i vostri nemici. Vi ho invitato a pregare tre ore al giorno. E voi avete cominciato. Ma guardate sempre l’orologio, e preoccupati vi chiedete quando finirete i vostri doveri. E così durante la preghiera siete tesi e preoccupati. Non fate più così. Abbandonatevi a me. Immergetevi nella preghiera. L’unica cosa essenziale è lasciarsi condurre dallo Spirito Santo in profondità! Solo così potrete avere una vera esperienza di Dio. Allora anche il vostro lavoro andrà bene e vi rimarrà anche del tempo libero. Voi avete fretta: volete cambiare le persone e le situazioni per raggiungere rapidamente i vostri scopi. Non vi affannate, ma lasciatevi guidare da me e vedrete che tutto andrà bene.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 2-12 Aprile 9, 1899 Gesù la trasporta fuori di sé stessa unita a Lui, non vuole lasciarla e Gesù se la tiene con Sé nella custodia.

(1) Questa mattina Gesù si ha fatto vedere e mi ha trasportato dentro d’una chiesa, lì ho sentito la Santa Messa ed ho fatto la comunione dalle mani di Gesù. Dopo ciò mi sono abbracciata ai piedi di Lui, sì fortemente che non potevo distaccarmene. Il pensiero delle pene dei giorni passati, cioè della privazione di Gesù, mi faceva tanto temere che di nuovo lo perdessi, che stando ai suoi piedi piangevo e gli dicevo: “Questa volta, oh! Gesù, non ti lascerò più, perché Tu quando te ne vai da me mi fai tanto penare ed aspettare”.

(2) Gesù mi disse: “Vieni fra le mie braccia che voglio ristorarti delle pene passate in questi giorni”.

(3) Io quasi non ardivo di farlo, ma Gesù stese le mani e mi prese dai suoi piedi e mi abbracciò e disse:

(4)Non temere, che non ti lascio, questa mattina voglio contentarti, vieni a starti con Me nella custodia”.

(5) E così ci ritirammo tutti e due nella custodia. Chi può dire ciò che facemmo? Ora mi baciava ed io a Lui, ora io mi riposavo in Lui e Gesù in me, ora vedevo le offese che riceveva, ed io facevo atti di riparazione contro le diverse offese. Chi può dire la pazienza di Gesù nel Sacramento? E’ tale e tanta che mette terrore solo a pensarlo. Ma mentre stavo ciò facendo, Gesù mi ha fatto vedere il confessore che veniva a chiamarmi in me stessa. Gesù mi ha detto:

(6)Basta adesso, va’, che l’ubbidienza ti chiama”.

(7) E così mi pareva che l’anima tornasse al corpo e di fatto il confessore mi chiamava all’ubbidienza.