MaM
Messaggio del 6 settembre 2010:Cari figli, anche oggi la Madre con gioia vi invita: accogliete i miei messaggi, rinnovate i miei messaggi. Cari figli, desidero ancora guidarvi, ma desidero invitarvi oggi a vivere ciò che vi do, perché possa darvi nuovi messaggi e attraverso questi messaggi guidarvi, guidarvi a mio Figlio e alla pace. Sappiate, cari figli, che la Madre prega con voi ed intercede presso suo Figlio per tutti voi. Anche oggi desidero dirvi: grazie per avermi accolto, per aver accolto i miei messaggi e perché vivete i miei messaggi.

Beata Anna Katharina Emmerick - La chiesa sofferente

Alla sera volli pregare per gli uomini cattivi, poiché essi erano in pieno pericolo e potevano perdersi del tutto. Poi mi vidi innanzi sant’Ignazio che portava con sé, da una parte, una persona che riconobbi, libera, in buona salute e fiduciosa; dall’altra parte un uomo immerso nel fango che non poteva aiutarsi e gridava pietosamente. Era un religioso, o un nobile deceduto, che io non conosco. Ignazio mi domandò: “Per chi vuoi avanzare il tuo aiuto per il primo che può espiare o per il secondo che non si può aiutare?” Tremai sgomenta e piansi profondamente.

Fui guidata ancora in un altro viaggio faticoso attraverso il Purgatorio e pregai per le anime colà riunite. Poi venni portata in una grande casa di lavoro e disciplina, dove potevo divenire visibile e risvegliare queste anime cadute nel male a causa della tentazione e della necessità. Vidi poi alcuni luoghi e anche il carcere dove si trovava gente con lunghe barbe fino a terra. Esse si trovavano in buone condizioni di animo e facevano penitenze; io le confortai. Vidi tutti questi posti come se si fosse trattato di un Purgatorio sulla terra. Incontrai poi alcuni vescovi tra i quali uno, molto mondano, che dava un banchetto dove partecipavano anche donne. Valutai il costo della tavola: avrebbero potuto certamente mangiare per più giorni molti poveri. Questo glielo rinfacciai ed egli si adirò contro di me, gli dissi pure che tutto viene scritto da un Angelo che si trova sopra di lui con un libro e una bacchetta. Egli mi disse che non era il solo, perché questo avveniva anche in altri luoghi. Era vero, ed io lo vidi pure! Ma si trovavano anche dappertutto Angeli pronti a punire.

A. K. Emmerich ricevé una Visione a consolazione per tutta la pena che si dava nelle intense preghiere per le povere anime, un’immagine che rivelava le opere d’amore della giovinezza per queste stesse. La veggente così racconta a questo proposito:io mi trovavo nella capanna dei miei genitori come se avessi dovuto sposarmi. A quest’avvenimento giunsero pure tutte le anime per le quali avevo pregato e ognuna mi consegnò un regalo.

La casa delle nozze era rappresentata dalla scuola che avevo frequentato, adesso però appariva più bella e più grande. Due suore anziane e sante erano le mie damigelle. Poi giunse il mio sposo e la carrozza delle nozze. Mi trovavo in questa scuola per la terza volta nella vita: la prima quando fui portata da bambina e mi apparve la Madre di Dio con il Bambinello. Ella mi disse che Suo Figlio avrebbe dovuto divenire il mio sposo, affinché avessi potuto apprendere bene il perché delle cose. La seconda volta, in un’altra Visione, mi recai in questa scuola quando entrai nel convento e mi “fidanzai”. Adesso, la terza volta, dovevo celebrare le nozze vere e proprie».