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Messaggio del 2 novembre 2019:Cari figli, il mio diletto Figlio ha sempre pregato e glorificato il Padre Celeste. Gli ha sempre detto tutto ed ha confidato nella sua volontà. Così dovreste fare anche voi, figli miei, poiché il Padre Celeste ascolta sempre i suoi figli. Un unico cuore in un solo cuore: amore, luce e vita. Il Padre Celeste si è donato mediante un volto umano, e tale volto è il volto di mio Figlio. Voi, apostoli del mio amore, voi dovreste sempre portare il volto di mio Figlio nei vostri cuori e nei vostri pensieri. Voi dovreste sempre pensare al suo amore e al suo sacrificio. Dovreste pregare in modo da sentire sempre la sua presenza. Poiché, apostoli del mio amore, questo è il modo di aiutare tutti coloro che non conoscono mio Figlio, che non hanno conosciuto il suo amore. Figli miei, leggete il libro dei Vangeli: è sempre qualcosa di nuovo, è ciò che vi lega a mio Figlio, che è nato per portare parole di vita a tutti i miei figli e per sacrificarsi per tutti. Apostoli del mio amore, portati dall’amore verso mio Figlio, portate amore e pace a tutti i vostri fratelli. Non giudicate nessuno, amate ognuno mediante l’amore verso mio Figlio. In tal modo vi occuperete anche della vostra anima, ed essa è la cosa più preziosa che veramente vi appartiene. Vi ringrazio!

Don Stefano Gobbi - Nagasaki (Giappone), 18 ottobre 1996. In questa città.

«Oggi termini qui il viaggio che hai fatto in tutto il Giappone, dove hai potuto vedere le meraviglie di amore e di misericordia del mio Cuore Immacolato. E lo termini proprio in questa città, particolarmente amata dalla vostra Mamma Celeste.

- In questa città si è iniziata l'opera della evangelizzazione, per mezzo di San Francesco Saverio, il grande apostolo e missionario, che ha aperto la via di questo lontano continente al primo annuncio del Vangelo.

- In questa città sono stati condotti al martirio ventisei miei figli, eroici testimoni di Cristo, al quale hanno offerto la loro vita sull'altare del mio Cuore Immacolato. Sei stato anche a celebrare la santa Messa nel Santuario, sorto sul luogo della loro terribile esecuzione.

- In questa città è vissuto il mio figlio San Massimiliano Kolbe e qui ha costruito la città della Immacolata, che ancora oggi porta la mia luminosa presenza a tanti miei figli giapponesi, che tanto mi amano e mi onorano.

- In questa città è pure esplosa la bomba atomica, facendo decine di migliaia di morti in pochi istanti, castigo e segno terribile di quello che l'uomo può fare quando, allontanandosi da Dio, diventa incapace di amore, di pietà e di misericordia. Così potrebbe diventare tutto il mondo, se non si accoglie il mio invito alla conversione ed al ritorno al Signore. Da questo luogo Io rinnovo il mio angosciato appello a tutte le nazioni della terra.

- In questa città Io manifesto la mia materna opera di salvezza e di misericordia. Invito ancora tutti i miei figli a percorrere la strada che, in questi anni, vi ho tracciato con i messaggi che ho dato al cuore di questo mio piccolo figlio. Per questo ti ho voluto ancora qui, perché possa offrire a questa città ed a tutto il Giappone il sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Entrate tutti in questo rifugio. Così sarete da Me difesi e protetti, quando giungerà a voi il giorno grande e terribile del Signore».