«Vivete oggi accanto a Me, vostra Madre addolorata, le ore dolorose della passione e della morte di mio figlio Gesù. Entrate nel profondo del suo Cuore divino, per partecipare alla intensità di tutta la sua sofferenza. Durante il giudizio del tribunale religioso, dove Gesù viene vilipeso, maltrattato ed alla fine condannato, per avere testimoniato la verità e per essersi proclamato Figlio di Dio. Durante il processo subìto davanti al tribunale civile dove, dopo essere stato riconosciuto innocente da tutte le accuse che gli sono mosse, viene sottoposto al terribile castigo della flagellazione e dell'incoronazione di spine, ed alla fine è condannato alla morte di Croce.
Come un agnello mansueto che è condotto al macello, senza una parola di astio, senza un lamento, oppresso sotto il peso della Croce che il Padre celeste gli dona, mentre sale il Calvario, così oggi Io incontro mio Figlio. Il suo volto non ha più sembianze di uomo, tanto è sfigurato dal sangue e dalle percosse; dalla flagellazione il suo corpo è ridotto tutto una piaga viva, da cui sgorgano rivoli di sangue. Le forze non lo sorreggono più e vacilla; la febbre lo consuma; la vita gli sfugge; cade sotto il peso del suo patibolo; è lì disteso per terra, schiacciato come un verme e non è più capace di alzarsi. È in questo momento che il Padre Celeste gli dona il conforto di sua Madre. Da questo istante insieme viviamo il mistero della sua passione redentrice.
Il Figlio e la Madre. Insieme percorriamo l'ultimo tratto di questo terribile percorso. Lui col peso infinito del suo patire che lo schiaccia; Io con la spada dolorosa che penetra nel mio cuore immacolato e lo ferisce e lo fa sanguinare. Il Figlio e la Madre insieme verso il Calvario, portando la Croce di uno stesso dolore. Le gocce di sangue che gli scendono dal capo si uniscono alle lacrime copiose che sgorgano dai miei occhi materni. La corona di spine che cinge il suo capo forma una spada tagliente che trapassa il mio cuore.Il suo corpo piagato è specchio della mia anima trafitta e lacerata. Il Figlio e la Madre.
Insieme arriviamo sulla cima del Golgota; insieme veniamo appesi al patibolo; insieme siamo trafitti dai chiodi; insieme viviamo le ore dolorose dell'agonia; insieme sentiamo le urla cattive di coloro che insultano e bestemmiano; insieme perdoniamo ai carnefici; insieme preghiamo ed amiamo; insieme sentiamo l'abbandono del Padre; insieme confidiamo e a Lui ci affidiamo; insieme finalmente moriamo. Gesù muore nel corpo; Io, sua Madre, nel cuore. Miracolosamente resto ancora in vita, perché da Mamma devo aiutare mio Figlio a morire. Ora capite il profondo significato del suo ultimo dono: "Ecco tua Madre". Sono Madre per Lui e per voi.
Il Figlio e la Madre. I figli e la Madre. Qui sotto la Croce, sono miracolosamente ancora viva perché, come Mamma, devo aiutare tutti voi a nascere ed a vivere in Lui e per Lui. Tutti gli uomini redenti da Gesù sono da oggi anche miei figli. Sono la Madre degli uomini di tutti i tempi, fino alla fine dei tempi, quando Gesù tornerà nella gloria ed allora la mia spirituale maternità si sarà finalmente compiuta».