MaM
Messaggio del 2 ottobre 2008:“Cari figli !Di nuovo vi invito alla fede. Il mio Cuore materno vuole il vostro cuore aperto per poter dirgli: credi ! Figli miei, nelle prove della vita la fede è l’unica a darvi la forza. Essa vi rinnoverà l’anima e vi aprirà le vie della speranza. Io sono con voi. Vi raduno attorno a me, voglio aiutarvi perché anche voi possiate aiutare il vostro prossimo nella scoperta della fede, unica gioia e felicità della vita. Vi ringrazio”.Ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti sacri e ancora una volta ci ha chiamati a pregare per i sacerdoti in modo particolare in questo tempo.

Don Stefano Gobbi - Dongo (Como), 2 aprile 1988. Sabato Santo. Nel dolore della Mia desolazione.

«È il sabato santo. È il giorno del mio grande dolore. È il giorno della mia incessante preghiera. Durante questo anno mariano, a Me consacrato, questo giorno coincide con il primo sabato del mese. Sono venuta dal Cielo a domandarvi di offrirmi i primi cinque sabati del mese. L'ho chiesto alla mia figlia Suor Lucia, quando si trovava nel Convento di Pontevedra, il 10 dicembre 1925. Ho domandato di trascorrere questo giorno in spirito di riparazione, per le offese che vengono recate alla vostra Mamma Celeste.

Perché, fra tutti i giorni della settimana, vi ho domandato di offrirmi il sabato? Per ricordare le ore dolorose, da Me trascorse, durante il solo giorno in cui sono rimasta senza mio Figlio. Il Corpo di Gesù giace morto, composto nel suo nuovo sepolcro, ed Io veglio, continuamente raccolta nel mio verginale dolore, in intima unione di fede, di amore e di speranza col Padre Celeste, che si china sulle ferite della mia indicibile attesa, con il bacio del suo divino conforto.

Oggi vi voglio tutti accanto a Me, Madre addolorata, per essere da voi consolata e per insegnarvi a pregare con fiducia, a soffrire con docilità, ad amare con purezza di cuore, a credere con incrollabile certezza, a sperare con eroismo, anche contro la evidenza delle cose. È il giorno in cui vi accolgo nel dolore della mia desolazione, e vi apro la porta, perché tutti possiate entrare nella sicura dimora della mia spirituale maternità. È il giorno, che è spuntato come un fiore, sull'eroismo del mio amore, del mio dolore, della mia fede e della mia sicura speranza. È il giorno del vostro nuovo riposo. Per questo vi invito ad offrirlo a Me, con la recita del santo Rosario, con la meditazione dei suoi misteri, con la confessione sacramentale e la comunione riparatrice, con il rinnovare il vostro atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato.

In questo modo potete riparare le offese che mi vengono recate e che fanno tanto soffrire il mio Cuore. Fra gli errori, che oggi si diffondono, vi sono anche quelli che toccano la persona e l'onore della vostra Mamma Celeste. Da alcuni si nega la mia Immacolata concezione e la mia pienezza di Grazia; da altri non si crede più al grande privilegio della mia perpetua verginità e della mia divina ed universale maternità. Mi si allontanano quei figli che di Me hanno particolare bisogno, come i bambini, i piccoli, i poveri, i semplici, i peccatori. Inoltre spesso vengono rimosse dai luoghi di culto anche le mie Immagini. Per riparare a queste offese, che vengono recate al Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, Io vi domando di diffondere ancora oggi la devozione dei primi cinque sabati del mese.

L'ho domandata durante il primo periodo di questo vostro secolo; torno oggi a chiederla, mentre questo secolo volge al suo termine più doloroso. Se fate quanto vi domando la devozione verso di Me si diffonderà sempre più; allora Io potrò esercitare il grande potere che dalla Santissima Trinità mi è stato concesso. Così potrò preparare per tutta l'umanità la nuova era del suo completo rinnovamento, nel glorioso trionfo di mio figlio Gesù».