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Messaggio del 18 marzo 1991:Figli miei! Sono contenta di vedervi riuniti in così grande numero. Desidero che spesso vi riuniate insieme a pregare mio figlio. Sarebbe mio particolare desiderio che dedichiate le vostre preghiere ai miei figli che non sanno nulla del mio amore e dell’amore di mio figlio. Aiutateli a conoscere questo amore. E aiutate anche me che sono madre di tutti. Quante volte vi ho ripetutamente esortati a pregare! E vi esorto ancora perché desidero che tutti apriate il cuore a mio figlio e che gli consentiate di entrare in voi per colmarvi di pace e di amore. Lasciatelo entrare! Con la vostra preghiera fate sì che egli entri in voi affinché diventiate capaci di diffondere fra gli uomini la pace e l’amore poiché questa è la cosa più importante in questo tempo di lotta contro Satana. Vi ripeto: pregate, pregate, pregate, perché solo con la preghiera potete allontanare Satana e tutto il male che viene da lui. Io vi prometto, figli miei, che pregherò per voi Ma vi chiedo di essere più costanti nella preghiera e di diffondere pace e amore, cosa che vi domando da quasi dieci anni. Aiutatemi ed io pregherò mio figlio per voi.

Don Stefano Gobbi - Rubbio (Vicenza), 8 dicembre 1987. Festa della Immacolata Concezione. Non lasciatevi illudere.

«Il mio candore di Cielo scende oggi su di voi e vuole avvolgere tutto il mondo. Camminate nella mia Luce se volete giungere alla pace. La luce della grazia divina, della purezza, della santità, della preghiera, di una sempre più perfetta carità deve penetrare la vostra esistenza, figli consacrati al mio Cuore Immacolato.Vivete i tempi dolorosi del castigo. Vivete l'ora tenebrosa della vittoria del mio Avversario, che è il Principe della notte. Vivete i momenti più difficili della purificazione.

Allora vi invito a rifugiarvi dentro la dimora sicura del mio Cuore Immacolato ed a lasciarvi avvolgere dal manto celeste della mia purissima Luce. Camminate sulla strada, che in questi anni vi ho tracciato, per diventare oggi gli strumenti della mia pace. Non lasciatevi illudere. La pace non verrà al mondo dagli incontri di coloro che voi chiamate i grandi di questa terra, né dai loro reciproci patteggiamenti.

La pace può giungere a voi solo dal ritorno dell'umanità al suo Dio per mezzo della conversione, alla quale in questo mio giorno ancora vi chiamo, e per mezzo della preghiera, del digiuno e della penitenza. Altrimenti, nel momento in cui si griderà da tutti alla pace ed alla sicurezza, piomberà all'improvviso la sciagura. Per questo vi domando di assecondare i miei pressanti richiami a camminare sulla strada del bene, dell'amore, della preghiera, della mortificazione dei sensi, del disprezzo del mondo e di voi stessi.

Oggi accolgo con gioia il vostro omaggio di amore, lo associo al canto di gloria del Paradiso, alle invocazioni delle anime purganti, al coro di lode della Chiesa militante e pellegrina, vi invito a vivere nella fiducia e in una grande speranza del mio vicino e straordinario intervento».