MaM
Messaggio del 14 febbraio 1985:Ne ho abbastanza della vostra mancanza di serietà! Voglio che mi accettiate o mi rifiutiate. Voi sapete com’è mangiare un gelato tiepido: non è più solido come il ghiaccio, nè ha ancora una forma completamente liquida. Perciò non siate anche voi tiepidi, ma apritevi o chiudetevi! Non è bello accogliere qualcuno che vuole entrare nella vostra casa aprendogli la porta a metà. Allora, quando io busso al vostro cuore, apritemi completamente la porta e lasciatemi entrare!

Don Stefano Gobbi - Dongo (Como), 13 agosto 1987. Il Papa della mia Luce.

«Figli prediletti, oggi vi chiamo tutti a formare una forte barriera di preghiera e di difesa attorno al mio Papa.Il Papa Giovanni Paolo II è il dono più grande, che il mio Cuore Immacolato abbia ottenuto dal Cuore di Gesù, per questi vostri tempi della dolorosa purificazione.

È il mio Papa. È stato formato da Me. In ogni momento è condotto da Me sul cammino della sua personale consacrazione alla vostra Mamma Celeste, da Lui percorso con docilità, con abbandono filiale e con grande fiducia. Egli è parte importante del mio disegno.

È il Papa della mia Luce che, in questi anni, è riuscito a diffondere nella Chiesa e in tutte le parti di questa umanità tanto minacciata. Io stessa lo conduco su tutte le strade del mondo. Egli mi segue con la docilità di un bimbo, con il coraggio di un apostolo, con il sacrificio di un martire, con l'abbandono di un figlio.

Questo Papa è il capolavoro della mia predilezione ed ha il grande compito di donare a tutti il carisma della mia tenerezza materna. Ora lo guardo con preoccupata ansietà di Mamma, mentre il mio Cuore Immacolato è segnato da angoscia profonda. Quanti pericoli lo circondano; come sono forti le insidie che il mio Avversario gli tende sul suo cammino! Coloro che attentano alla sua vita stanno per attuare il loro tenebroso disegno. Ormai per Lui è vicina l'ora del Calvario e della sua personale immolazione.

Allora, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, siate voi la sua grande corona di gioia, con il vostro affetto filiale, con la vostra preghiera incessante, con la vostra sofferenza accolta ed offerta, con la vostra unità vissuta e testimoniata. Aiutatelo a portare una Croce tanto pesante con la vostra sacerdotale fedeltà. Con la vostra amorosa presenza sorreggetelo nel doloroso percorso verso il Calvario. E con il vostro affetto filiale siate tutti sotto la sua Croce, come Giovanni assieme alla vostra Mamma Celeste, per vivere con Lui l'ora del suo sacrificio».