«Come accolgo con gioia il Cenacolo che oggi fai qui, nella Cattedrale, con i miei prediletti e con un grande numero di miei figli, venuti anche dalle parti più lontane di questo Stato. Accolgo l'omaggio del vostro amore e della vostra riparazione. Gesù oggi viene ancora vilipeso, flagellato e ferito nel suo Corpo mistico. Quanto fa soffrire il suo Cuore divino l'atteggiamento permissivo tenuto da tanti Sacerdoti e da alcuni Vescovi, che giustificano anche i più gravi atti d'impurità. Proprio qui, in questo stesso luogo, il Cuore di Gesù è stato vilipeso, ferito ed oltraggiato per avere accolto tanti miei poveri figli, consumati da questo terribile vizio, ed averli pubblicamente incoraggiati a proseguire sulla strada del peccato impuro contro natura.
Gli atti impuri contro natura sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Questi peccati attirano su di voi e sulle vostre nazioni le fiamme della Giustizia di Dio. È giunto il tempo di proclamare a tutti, con chiarezza e con coraggio, che il sesto comandamento dato da Dio a Mosè: «non commettere atti impuri», ha ancora tutto il suo valore e deve essere osservato anche da questa generazione corrotta e pervertita. Ogni Pastore che, in qualsiasi maniera, giustificasse questi peccati, attira sulla sua persona e sulla sua vita il fuoco ardente della divina giustizia.
La coppa della iniquità è ormai colma, stracolma e trabocca da ogni parte. Allora vi invito a moltiplicare i vostri Cenacoli di preghiera e ad offrirmi le vostre vite,profumate dalla virtù della purezza, come una forte forza di implorazione e di riparazione. Io vi prometto che ormai i cieli si stanno per aprire su questo povero mondo corrotto a fare scendere l'ardente rugiada della divina giustizia e della misericordia, affinché esso possa tornare un nuovo giardino di luce, di purezza e di santità».