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Messaggio del 25 agosto 1996:Cari figli! Ascoltate, perché desidero parlarvi e invitarvi ad avere più fede e fiducia in Dio che vi ama senza misura. Figlioli, voi non sapete vivere nella grazia di Dio, perciò vi chiamo tutti di nuovo a portare la parola di Dio nel vostro cuore e nei pensieri. Figlioli, mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie, leggete e vivetela. Insegnate i vostri figli purché se voi non siete un esempio per loro, i figli si allontanano nell'assenza di Dio. Riflettete e pregate e così Dio nascerà nel vostro cuore e il vostro cuore sarà gioioso. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Don Stefano Gobbi - Seattle (Stato di Washington - U.S.A.), 2 giugno 1987. Quanto fa soffrire il suo Cuore divino!

«Come accolgo con gioia il Cenacolo che oggi fai qui, nella Cattedrale, con i miei prediletti e con un grande numero di miei figli, venuti anche dalle parti più lontane di questo Stato. Accolgo l'omaggio del vostro amore e della vostra riparazione. Gesù oggi viene ancora vilipeso, flagellato e ferito nel suo Corpo mistico. Quanto fa soffrire il suo Cuore divino l'atteggiamento permissivo tenuto da tanti Sacerdoti e da alcuni Vescovi, che giustificano anche i più gravi atti d'impurità. Proprio qui, in questo stesso luogo, il Cuore di Gesù è stato vilipeso, ferito ed oltraggiato per avere accolto tanti miei poveri figli, consumati da questo terribile vizio, ed averli pubblicamente incoraggiati a proseguire sulla strada del peccato impuro contro natura.

Gli atti impuri contro natura sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Questi peccati attirano su di voi e sulle vostre nazioni le fiamme della Giustizia di Dio. È giunto il tempo di proclamare a tutti, con chiarezza e con coraggio, che il sesto comandamento dato da Dio a Mosè: «non commettere atti impuri», ha ancora tutto il suo valore e deve essere osservato anche da questa generazione corrotta e pervertita. Ogni Pastore che, in qualsiasi maniera, giustificasse questi peccati, attira sulla sua persona e sulla sua vita il fuoco ardente della divina giustizia.

La coppa della iniquità è ormai colma, stracolma e trabocca da ogni parte. Allora vi invito a moltiplicare i vostri Cenacoli di preghiera e ad offrirmi le vostre vite,profumate dalla virtù della purezza, come una forte forza di implorazione e di riparazione. Io vi prometto che ormai i cieli si stanno per aprire su questo povero mondo corrotto a fare scendere l'ardente rugiada della divina giustizia e della misericordia, affinché esso possa tornare un nuovo giardino di luce, di purezza e di santità».