«Figli miei prediletti, oggi restate accanto a Me, che sono la vostra Mamma tanto addolorata. Questo è il giorno del mio grande dolore. È il solo giorno che ho vissuto con Gesù morto. Dopo averlo pietosamente deposto nel sepolcro con l'aiuto di Giovanni e delle pie donne, dopo che una grande pietra è stata rotolata davanti alla sua entrata, per la prima volta sono rimasta senza mio Figlio. Il tempo per Me si è fermato in quel momento. Allora si è iniziata la mia veglia continua, in una preghiera incessante che ritmava il trascorrere delle ore, in una sicura speranza che giungeva a penetrare la porta del Cielo, in una sofferenza profonda ed intensa, mentre finalmente potevo dare spazio all'esprimersi del mio materno dolore e lacrime continue scendevano dai miei occhi, quasi a formare una culla di pianto, in cui deporre tutti voi, che da Gesù sulla Croce mi siete state affidati.
È il sabato del grande riposo. È il sabato del grande silenzio. È il sabato del mio grande dolore. È l'unico giorno in cui la Madre resta sola, crocifissa e implorante, fiduciosa e fedele, oppressa sotto il peso del suo patire. È il giorno in cui anche la vostra Mamma ha tanto bisogno di conforto. È il giorno in cui la Madre ha bisogno dell'amore di tutti i suoi figli.
Oggi vi raccolgo fra le mie braccia materne e sono consolata nel sentire che voi veramente mi amate come figli. Mi pare di sentire ancora la Sua voce, protesa nella sua estrema e più preziosa offerta: - Donna ecco tuo figlio! Oggi, nella culla di questo mio dolore, tutti vi aprite ad accogliere il frutto divino di questo suo ultimo dono. Questo è il mio ed il vostro giorno. Entrate nel nuovo riposo sabbatico della mia spirituale maternità. La Chiesa ha ricevuto questo dono come il primo frutto della passione e della morte di mio figlio Gesù. Per questo - fin dai tempi più antichi - si è diffusa la tradizione di dedicare il sabato ad una mia particolare venerazione. Vi domando ancora oggi di consacrarmi questo giorno.
È il giorno che segna il trascorrere del tempo fra la morte e la resurrezione di Gesù. È un giorno di passaggio per tutti: dalla morte alla vita; dalla passione alla gloria; dall'egoismo all'amore; dalla schiavitù alla libertà; dalla tenebra più profonda alla Luce che non conosce tramonto. Entrate in questo luminoso riposo. Per questo vi invito ancora a dedicare in mio onore il giorno di sabato, perché vi possa aiutare ad entrare nel vostro riposo, col vivere ogni giorno la vostra Pasqua assieme a Me, Madre addolorata della Passione e Madre gioiosa della Resurrezione».