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Messaggio del 17 gennaio 1985:Figli cari! Cercate di capire che ciascuno di voi deve avere una spina spirituale la cui sofferenza lo accompagnerà fino a Dio. State attenti! Satana si infiltra intensamente nei vostri cuori. Non lasciate che vi inganni!

Don Stefano Gobbi - Dongo (Como), 1 gennaio 1987. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Sono l'Aurora che sorge.

«Io sono la Madre di Dio. Il Verbo si è deposto nel mio seno verginale, dopo il sì che, con tanto amore e tanta gioia, ho detto al Volere del Padre. In quel momento lo Spirito Santo mi ha avvolta del Suo amore sponsale e mi ha resa culla preziosa alla Incarnazione del Verbo. Il mio seno verginale si è aperto a ricevere questo dono di Dio. Il mio Cuore Immacolato si è schiuso all'amore materno verso il Frutto del mio purissimo seno. E sono diventata vera Madre di Dio. Ma Io sono anche Madre di tutta la umanità.

Gesù ha voluto dare sua Madre alla umanità redenta dal suo immenso e sanguinoso patire. Ricordo ancora oggi la scena del suo ineffabile dono di amore: sulla Croce, ove è stato appeso come vittima immolata, Gesù sta per vivere gli ultimi istanti della sua straziante agonia. Il suo Cuore, che ha cominciato a battere nel mio grembo verginale, ora sta per fermarsi nel silenzio della morte, quando sente un amore incommensurabile verso ciascuno di voi e vuole che non venga abbandonato nessuno dei suoi fratelli da Lui, con tanto dolore, redenti.

Allora, in un impeto di estrema donazione, si apre al suo ultimo gesto: - Ecco tua Madre. E così sono diventata la Madre di tutti. Oggi voglio ricoprire tutto il mondo con il manto immacolato della mia verginale maternità. Entrate in un periodo in cui si compiono gli avvenimenti che vi sono stati predetti. Entrate nel tempo del castigo e della salvezza, della sofferenza e della grande misericordia. In questo anno già alcuni importanti eventi avranno il loro compimento.Quante sofferenze e quanti dolori Io vedo sulle vostre strade, all'inizio di questo nuovo anno!

Allora assecondate l'invito del mio Papa Giovanni Paolo II, che vuole affidare la Chiesa e tutta l'umanità all'amore materno del mio Cuore Immacolato. Questi sono i miei tempi. Ora deve essere riconosciuta da tutta la Chiesa la missione che mi è stata affidata dalla Santissima Trinità. Durante questo anno voi iniziate un giubileo straordinario in onore della vostra Mamma Celeste, mentre il mio Papa si dispone a diffondere nella Chiesa una lettera enciclica sul posto che il Signore mi ha dato e sulla importante missione, che mi è stata affidata in questi tempi. Ciò provocherà ancora la più forte reazione da parte del mio Avversario, che sente ormai vicina la fine del suo universale dominio. Per questo vi invito ad incominciare il nuovo anno con Me.

Pregate, amate, riparate. Io sono la Mamma Celeste che vi conduce al vostro Dio e vi porta alla pace. Io sono la Regina della Pace e l'Arcobaleno della nuova alleanza. Io sono l'aurora che sorge per annunciare il grande giorno del Signore. In questi anni la Chiesa e l'umanità intera resteranno stupefatte di fronte al grande evento di grazia e di salvezza, che il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, vi porterà. Col mio Papa, con tutti i miei prediletti e figli a Me consacrati, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».