MaM
Messaggio del 25 dicembre 2014:Cari figli, anche oggi in questo giorno di grazia, desidero che il cuore di ciascuno di voi diventi la capanna di Betlemme nella quale è nato il Salvatore del mondo. Io sono vostra Madre che vi ama immensamente e si prende cura di ciascuno di voi. Perciò, figli miei, abbandonatevi alla Madre affinché possa posare davanti a Gesù Bambino il cuore e la vita di ciascuno di voi, perché soltanto così, figli miei, i vostri cuori saranno testimoni della nascita quotidiana di Dio in voi. Permettete a Dio di illuminare le vostre vite con la luce ed i vostri cuori con la gioia affinché il vostro cammino sia illuminato quotidianamente e siate esempio della vera gioia per gli altri che vivono nelle tenebre e non sono aperti verso Dio e verso le Sue grazie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Don Stefano Gobbi - 15 settembre 1986. Festa di Maria SS. Addolorata. Vi formo al patire.

«Figli prediletti, imparate da Me a dire sempre Sì al Padre Celeste, anche quando vi domanda il contributo prezioso della vostra sofferenza. Sono la Vergine Addolorata. Sono la Madre della sofferenza. Mio figlio Gesù è nato da Me per immolarsi, quale vittima di amore, per il vostro riscatto. Gesù è il docile e mansueto agnello, che muto si lascia condurre al macello. Gesù è il vero Agnello di Dio, che toglie tutti i peccati del mondo. Dal momento della Sua discesa nel mio seno verginale, fino al momento della Sua salita sulla Croce, Gesù si è sempre abbandonato al Volere del Padre, offrendogli, con amore e con gioia, il dono prezioso di ogni suo patire. Io sono l'Addolorata perché, come Madre, ho formato, ho cresciuto, ho seguito, ho amato ed ho offerto mio figlio Gesù, quale dolce e mansueta vittima, alla divina giustizia del Padre.

Sono così diventata l'aiuto ed il conforto più grande al suo immenso soffrire. In questi tempi tanto dolorosi, Io sono ancora accanto, come Mamma, a ciascuno di voi per formarvi, aiutarvi e dare conforto a tutto il vostro patire. Vi formo al patire, nel dire con voi il Sì al Padre Celeste, che ve lo domanda, come vostra personale collaborazione alla Redenzione compiuta da mio figlio Gesù. In ciò Io, vostra Mamma Celeste, vi sono stata di esempio e di modello, per la mia perfetta cooperazione a tutto il patire del Figlio, così che sono diventata la prima nel collaborare alla sua Opera, con il mio dolore materno.

Sono diventata vera Corredentrice ed ora mi posso offrire, come esempio a ciascuno di voi, nel donare la propria personale sofferenza al Signore, per aiutare tutti a camminare sulla strada del bene e della salvezza. È per questo motivo che, in questi sanguinosi tempi di purificazione, mio compito materno è quello di formarvi soprattutto al patire. Vi aiuto anche a soffrire, con la mia presenza di Mamma, che vi sollecita a trasformare ogni vostro dolore in un perfetto dono di amore. Per questo vi educo alla docilità, alla mansuetudine, alla umiltà del cuore.

Vi aiuto a soffrire, con la gioia di donarvi ai fratelli, come si è donato Gesù. Allora porterete la vostra Croce con gioia, il vostro soffrire diventerà dolce e sarà la via sicura che vi condurrà alla vera pace del cuore.

Vi conforto in tutte le sofferenze, con la sicurezza che Io vi sono accanto, come sono stata sotto la Croce di Gesù. Oggi, in cui i dolori aumentano da ogni parte, tutti avvertiranno, in maniera sempre più forte, la presenza della Mamma Celeste. Perché questa è la mia missione di Madre e di Corredentrice: accogliere ogni goccia del vostro patire, trasformarla in un prezioso dono di amore e di riparazione e offrirlo, ogni giorno, alla Giustizia di Dio. Solo così possiamo forzare insieme la porta d'oro del Cuore divino di mio figlio Gesù, perché possa fare discendere presto, sulla Chiesa e sulla umanità, il fiume di grazia e di fuoco del suo Amore Misericordioso, che farà nuove tutte le cose».