MaM
Messaggio del 28 dicembre 2012:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla gioia, vi invito di nuovo alla gioia. Nello stesso tempo, vi invito alla responsabilità. Cari figli, accogliete responsabilmente i miei messaggi e vivete i miei messaggi, perché, vivendo i miei messaggi, desidero condurvi a mio Figlio. In tutti questi anni in cui sono insieme a voi, il mio dito è rivolto verso mio Figlio, verso Gesù, perché desidero condurvi tutti a Lui. Perciò, anche nei prossimi giorni, la vostra domanda sia - io vi pongo questa domanda -: "Che cosa posso fare perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Che questa domanda vi guidi. Dite a voi stessi: "Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Pregate, cari figli! Io pregherò per tutti voi, affinché la vostra risposta nei vostri cuori sia: "Sì, desidero essere più vicino a Gesù!". Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata e avete detto sì.

Banneux - Giovedì 2 marzo 1933 (Mariette Beco)

Questa sera una pioggia scrosciante imperversa su La Fange, ma, incurante, Mariette verso le 19 si prepara per uscire: ha uno scialle in testa e un sacco vuoto da mettere sotto le ginocchia. Sistemata al solito posto, inizia la preghiera, mentre una signora presente, con un ombrello, la ripara dall'acqua battente che cade a dirotto. Al piccolo gruppo di testimoni si uniscono mamma Louise con uno dei fratellini. Concluso il secondo rosario, la pioggia improvvisamente cessa, il cielo si schiarisce fino a mostrare le stelle luminose. Mariette, inamovibile, inizia la terza corona quando, alla fine della seconda decina, la sua voce cambia tono diventando più elevata ed espressiva. La bambina tende le braccia, si alza velocemente, fa un passo avanti e poi ricade in ginocchio. Un'altra rapida decina di Ave e poi silenzio, interrotto da due «Sì... sì» ai quali seguono attimi strazianti: Mariette si prostra fino a toccare per terra con la testa e così rimane pregando e singhiozzando contemporaneamente. Un uomo corre ad avvertire il babbo che si precipita fuori seguito dalla mamma. Commosso e rattristato nel vedere la sua bambina in quelle condizioni, la prende fra le braccia e la riporta in casa, adagiandola su un letto nella camera a pian terreno. Alcune signore convincono Mariette a ritornare in cucina e tenendola sulle ginocchia cercano di coccolarla, ma questa volta ci vuole molto tempo per calmarla. Intanto anche papà Julien, per l'emozione è quasi svenuto e occorre rianimarlo. Quando è possibile cominciano le domande e Mariette, riprendendo a piangere, racconta che la Madonna ha detto: «Io sono la Madre del Salvatore Madre di Dio. Pregate molto. Addio». Dicendo «Addio» le aveva imposto le mani e benedicendola col segno della croce, come di consueto, si è allontanata. La Vergine, giunta come sempre dall'alto, questa volta non sorrideva mentre le parlava; quando poi le ha detto «Addio» il suo volto si è fatto serio e triste. Mariette è talmente sconsolata che mentre piange ripete mesta che non la rivedrà più, che la Madonna non tornerà più dal momento che le ha detto «Addio». L’apparizione è durata circa cinque minuti e appena Mariette è stata riportata in casa, una pioggia torrenziale ha ricominciato a cadere.