MaM
Messaggio del 25 dicembre 2013:Cari figli! Vi porto il Re della pace perché Lui vi dia la Sua pace. Voi, figlioli, pregate, pregate, pregate. Il frutto della preghiera si vedrà sui volti delle persone che si sono decise per Dio e per il Suo Regno. Io con il mio figlio Gesù vi benedico tutti con la benedizione della pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Banneux - Lunedì 20 febbraio 1933 (Mariette Beco)

Puntualmente, da più di un mese, alle 19 Mariette esce e attende la Madonna inginocchiata al solito posto in giardino: la neve è durissima e fa corpo unico col terreno gelato; un vento implacabile e sferzante fischia nel buio silenzioso e deserto della campagna, ma la bambina immobile, prega con fervore il rosario. All'inizio della seconda corona si alza in piedi e così rimane sino al termine della quinta decina quando, improvvisamente, cade in ginocchio e sollevando leggermente le braccia, porta le mani in avanti, mentre il tono della sua voce si fa più alto ed espressivo. Trascorrono pochi istanti e Mariette si rialza, incamminandosi sul sentiero che porta alla fonte. Ai soliti punti sosta un po', prega inginocchiata e riprende di nuovo a camminare. Giunta alla sorgente, si inginocchia al bordo del fosso e tenendo lo sguardo fisso rivolto verso l'alto prega ancora una decina di Ave, poi tace. Con la testa bassa, nascosta tra le mani, piange; la Vergine le ha detto: «Mia cara bambina, prega molto» e prima di allontanarsi verso la cima degli abeti, l'ha salutata con un «Arrivederci». Verso le 22.30, papà Julien sale per coricarsi e trova Mariette ferma sulle ginocchia, ai piedi del letto, con la corona tra le mani, raccolta in preghiera.