MaM
Messaggio del 16 marzo 2010:Cari figli, gioite anche voi con me, io vi porto la pace e l’amore, portate l’amore e la pace in famiglia e agli altri, siate i miei portatori di pace. Cari figli, vi invito questa sera pregate nelle vostre famiglie e specialmente in questo periodo davanti alla Croce. Cari figli, la vostra Madre prega con voi. Grazie perché mi avete accettato e vivete i miei messaggi.

Banneux - Lunedì 20 febbraio 1933 (Mariette Beco)

Puntualmente, da più di un mese, alle 19 Mariette esce e attende la Madonna inginocchiata al solito posto in giardino: la neve è durissima e fa corpo unico col terreno gelato; un vento implacabile e sferzante fischia nel buio silenzioso e deserto della campagna, ma la bambina immobile, prega con fervore il rosario. All'inizio della seconda corona si alza in piedi e così rimane sino al termine della quinta decina quando, improvvisamente, cade in ginocchio e sollevando leggermente le braccia, porta le mani in avanti, mentre il tono della sua voce si fa più alto ed espressivo. Trascorrono pochi istanti e Mariette si rialza, incamminandosi sul sentiero che porta alla fonte. Ai soliti punti sosta un po', prega inginocchiata e riprende di nuovo a camminare. Giunta alla sorgente, si inginocchia al bordo del fosso e tenendo lo sguardo fisso rivolto verso l'alto prega ancora una decina di Ave, poi tace. Con la testa bassa, nascosta tra le mani, piange; la Vergine le ha detto: «Mia cara bambina, prega molto» e prima di allontanarsi verso la cima degli abeti, l'ha salutata con un «Arrivederci». Verso le 22.30, papà Julien sale per coricarsi e trova Mariette ferma sulle ginocchia, ai piedi del letto, con la corona tra le mani, raccolta in preghiera.