MaM
Messaggio del 1 marzo 1984:Smettete di parlare, e pregate per l’unità della parrocchia perché mio figlio ed io abbiamo un programma particolare che riguarda questa parrocchia.

Banneux - Mercoledì 15 febbraio 1933 (Mariette Beco)

Il tempo è sempre più inclemente e il freddo così rigido, che i testimoni sono ogni volta di meno. Mariette, invece, col cappotto del babbo sulle spalle è inginocchiata al solito posto in giardino e prega assorta e tranquilla un'Ave dopo l'altra. Dopo sette decine tace, alza la testa e la si sente dire chiaramente: «Santa Vergine, il cappellano mi ha detto di domandarvi un segno». Per tre minuti circa rimane immobile e silenziosa, poi riprende a pregare, senza però spettare la sequenza di Ave e Pater; la sua voce è sempre più commossa e tremula fino a quando si tramuta in pianto. A un tratto, eccola prostrarsi a terra, continuando a piangere, senza parlare. È in questo istante che interviene mamma Louise - che per la prima volta partecipa alla preghiera con la figlia - per tentare, senza riuscirci, di rialzare la bambina. Mariette non risponde. A forza, una signora la raddrizza, chiedendole perché piange e Mariette desolata replica che la Vergine è già ripartita. Vento e gelo sono così pungenti che è meglio rientrare e la piccola, seduta al tavolo, con la testa appoggiata sulle braccia incrociate, continua a singhiozzare. Nel frattempo papà Julien scende dalla camera e vedendo la sua Mariette così disperata, ne prova un immensa pena. Appena la bambina si tranquillizza, racconta che la Vergine alla richiesta di un segno risponde: «Credete in me, io crederò in voi». Trascorso qualche istante in silenzio, la Madonna rivela a Mariette un segreto e aggiunge: «Pregate molto»; infine, mentre la bambina prosegue il secondo rosario, come al solito, la saluta con un «Arrivederci», elevandosi al di sopra degli abeti, rimpicciolendo e allontanandosi nella direzione dalla quale era arrivata. L’apparizione è durata una decina di minuti.