Il Signore
Piccola benamata, dolcezza del tuo Dio, Io sono qui. Cominciamo ora con una riflessione. Non siate impazienti, figli, ma procedete piuttosto al Mio passo, minuto dopo minuto. Non pensate né a ieri, né a domani, né a ciò che succederà o a ciò che è già passato. Non sprecate le vostre energie analizzando o cercando di trovare la direzione della vostra vita. Abbiate fiducia in Me ed Io avrò cura di voi.
Voi dite : ho fiducia, però il Signore aiuta coloro che si aiutano da se stessi. Oggi, Io vi dico di sottomettervi e di avere fiducia in Me. Voi avete timore di lasciare che Io Mi prenda cura di voi, poiché il modo con cui Io voglio prendermi cura di voi può non corrispondere al modo col quale voi volete che Io Mi occupi di voi. Uomini di poca fede! Se vi sottomettete a Me, orientando la vostra vita verso la Mia pace amorevole, non avreste mai bisogno di discernere o di scegliere un percorso determinato per riuscire a cavarvela da voi stessi, poiché Mi occuperei Io stesso di rafforzare la vostra sicurezza e la vostra pace. Ma voi temete i cambiamenti che Io potrei imporvi.
Se metteste, come la povera vedova del Vangelo, tutta la vostra sicurezza, i vostri beni e la vostra fortuna al Mio servizio, non vi mancherebbe mai niente. Ma no, voi vivete mercanteggiando la vostra elemosina, facendo calcoli su quanto vi darà più guadagno. Lì, dove ci sono calcoli matematici e interessi economici, non sono Io il vostro Dio. Il vostro Dio è il danaro, il vostro Dio è la comodità, il vostro Dio è l’apparire, il vostro Dio è il padrone del mondo...
Più tardi, all’alba del 27
Ritorniamo al tema della preghiera. Conosci la storia di Geroboamo? Era un empio, che lanciava imprecazioni contro un coraggioso Profeta che gli segnalava i suoi errori. Ha voluto colpire il Profeta, ma la sua mano gli si paralizzò. In seguito egli supplicò il Re affinché chiedesse a Dio di restituirgli l’uso della mano paralizzata. Molti cristiani sono così; pregano per essere liberati dai loro problemi, dalle loro malattie e tribolazioni, ma non pregano per ottenere la grazia di non peccare più e di convertirsi... Il peccato è un riconoscimento di colpa che voi firmate contro voi stessi!
Che devo Io fare? Occuparmi delle suppliche di coloro che Mi implorano di liberarli della loro pena, ma non di perdonare i loro peccati? Che possono importarci le vostre preghiere, i vostri digiuni e le vostre elemosine se voi non volete cambiare vita? Leggete 2 Maccabei 9, 13.
Quando il nemico è dentro le mura, la città corre il rischio di cadere in suo potere. Voi cominciate col gettare le vostre anime al nemico che le tormenta, poi pregate la Mia Misericordia perché vi liberi dal peccato. Voglio sia bene chiaro che, nella supposta crescita di molti di voi, possono essere peccato tutti quei “peccatucci” che vi indispongono. Può essere peccato ciò che voi considerate come “abilità” o comequalcosa che vi affascina... Tra di voi potete ingannarvi, ma ricordatevi, figli, che ingannare Me, non potete...