MaM
Messaggio del 15 gennaio 1985:Sono dispiaciuta per quel piccolo litigio che l’ultima volta c’è stato tra di voi. Voglio che ciò non si ripeta più. Da un unico gruppo si sono di fatto formati vari gruppetti perché vi siete divisi. Voi non avete amore gli uni verso gli altri. Vi siete insuperbiti. E in voi non c’è più umiltà. Per questo sono triste. Vi prego di nuovo di essere un gruppo unico ed unito. E che vi amiate reciprocamente sempre e siate umili. Io amo il vostro gruppo, che mi è particolarmente caro. Vorrei che ciascuno del gruppo si abbandoni a me e mi apra il cuore sempre di più, manifestandomi tutti i propri problemi. E desidero che il gruppo chieda la mia benedizione perché questa gli è necessaria.

Catalina Rivas - COS’È LA PAROLA SENZA LE OPERE? PC-30 19 agosto 1996 Il Signore

Mia amata figlia, stai calma, senti la Mia pace... Così, tranquilla. Mi ami tu? (Non solo Ti amo, Signore, io Ti adoro.)

Hai sorriso, non preoccuparti più... Io rimedierò a tutto. Si riesce a vedere l’unica zattera di salvezza, quando si crede che tutto sia perduto. Come vi rendono ciechi i piaceri e i problemi del mondo! Che significato possono avere le parole senza le opere? Ho posto con amore la Mia Sapienza e il Mio Sigillo sulle tue labbra e nella tua anima, perché tu viva unicamente per le Mie cose, che sono le cose del Padre Mio.
(Mi obbliga a trascrivere in bella copia. Io non volevo farlo, ma mi ha detto: fallo, obbedisci!)
Quanto accanimento nel farti tacere, nel far passare sotto silenzio la Mia Volontà! Guai a colui che si dimostra così folle da voler calpestare ciò che Io innalzo. La disobbedienza ferisce la Mia anima! Vai a dormire, Io veglio su di te. Io ti faccio a pezzi e poi ti riporto alla vita!