Il Signore
Molti dei Miei Sacerdoti si preoccupano più di se stessi che di salvare le anime. Dovrebbero lavorare instancabilmente per la salvezza delle anime, dovrebbero rinnegare se stessi, ma la maggior parte non lo fa, anche se Io ho pregato così per loro sulla Croce: “Padre, nelle tue mani rimetto le loro anime, affinché nessuna si perda”.
Prega e fa sacrifici per loro, affinché nel giorno del giudizio ultimo non si trovino con le mani vuote, come Io ora li ho trovati. Ci sono poche anime sacerdotali che amano la Croce. Molti non vogliono sentire parlare di sofferenza e di abnegazione. Questo accade perché non Mi chiedono neppure di avere l’amore per la sofferenza.
I Miei Sacerdoti devono chiedere frequentemente l’amore per la Croce, tanto per loro che per le anime a loro affidate. Se facessero questo, Io darei loro la grazia dell’amore per la sofferenza e la sofferenza giungerebbe ad essere loro gradita e potrebbero realizzare atti eroici ed autentici miracoli. Darei loro il dono dell’amore povero ed umile. Riceverebbero la grazia mistica di poter percepire i segreti del Mio Cuore.