Quando avete da riprendere una persona che ha mancato leggermente od
anche gravemente, fatelo con molta dolcezza, con fermezza talvolta,
quando la mancanza lo esige, ma con poche parole e mai per passione,
perché il rimprovero fatto in tal modo nuoce all'anima di colei che lo
fa e di colei che lo riceve. Nel riprendere una giovinetta evitate
soprattutto, per esempio, di rinfacciarle le mancanze passate. È questo
un difetto abbastanza comune e che dispiace al buon Dio. Coloro che
agiscono in tal modo commettono una colpa. Chi ha detto loro che quanto
essi rimproverano non sia già perdonato? Per qual motivo ritornarci su?
Il buon Dio non ha punto dato loro simile esempio. Ci si deve
continuamente umiliare delle proprie colpe e ricordarle incessantemente
dinanzi a Nostro Signore, nell'amarezza del proprio cuore, ma non
bisogna mai ritornare sul passato di nessuno.
Un'anima cristiana e, a più forte ragione, un'anima religiosa, se vuol
far piacere a Nostro Signore, agirà riguardo al prossimo come desidera
che Gesù agisca nei suoi riguardi. Ritenete bene questo e,
all'occasione, mettetelo fedelmente in pratica.
Non lasciatevi mai prendere eccessivamente né dai doveri né dalle cose e
dalle sollecitudini della vita, sì che la vostra anima vi perda quella
libertà che le impedirebbe di unirsi ad ogni istante a Gesù, e di poter
conoscere ed adempiere sempre la sua santa volontà. Se soffrite,
accettate la sofferenza con rassegnazione perché è permessa da Gesù, il
quale, dal male che lascia fare, sa trarre il più gran bene. Andate con
tutta semplicità à piè del tabernacolo ed ivi, confidate al vostro Gesù
quel che vi pesa sul cuore, quel che a volte vi sembra molto gravoso a
portarsi: il suo Cuore alleggerirà tutto. Al contrario, se gioite di
quella gioia soprattutto che si prova a rari intervalli nel servizio del
buon Dio, accettatela con umiltà e riconoscenza, e pensate che la terra
non è il soggiorno del riposo, ma un luogo di esilio, di fatica e di
sofferenze d'ogni genere!
Lasciate che tutto passi intorno a voi, senza che ne scapiti la vostra
tranquillità. Nulla vi arresti. La vostra sola gioia, l'unico vostro
riposo deve trovarsi in Gesù; operate per Lui solo, il suo amore vi dia
coraggio; mai potrete far troppo per un Dio sì amabile! Più vi
distaccherete da tutto ciò che vi circonda, più Gesù vi colmerà delle
sue grazie d'elezione, delle sue carezze divine. Sovente proverete una
grande indifferenza per cose che, un tempo, vi avrebbero impressionato;
anche questa è una misericordia di Colui che vi ama e che desidera
vedervi in quel distacco ch'Egli attende dalle anime che vuole
esclusivamente sue. Gesù permette che codeste anime privilegiate provino
un certo qual disgusto per tutto ciò che non è Lui. Egli fa loro trovar
spiacevole quanto non riguarda Lui direttamente, perché vuole con
questo farle giungere a vuotare il loro cuore da tutto l'umano che vi si
trova al fine di colmarlo delle sue grazie e di farvi traboccare il suo
amore.