Oh, se vi fosse dato comprendere come Gesù è trattato con indifferenza e
disprezzo sulla terra, non solo dal comune della gente, com'è
insultato, schernito, messo in ridicolo, anche da coloro che dovrebbero
amarlo! Così l'indifferenza si trova nelle Comunità, fra i Religiosi e
le Religiose, suo popolo eletto; là ov'Egli dovrebbe essere trattato da
Amico, da Padre, da Sposo, a momenti non Lo vi si considera più che come
un estraneo. La si trova anche, codesta indifferenza, fra il clero. Al
presente, più che mai, Gesù è trattato dai Sacerdoti da pari a pari.
Essi che dovrebbero tremare, pensando all'augusta missione loro
affidata, il più sovente l'adempiono con freddezza, con tedio! Quanti ve
ne sono che posseggano lo spirito interiore? Il loro numero è piccolo.
Qui, in Purgatorio, i sacerdoti che espiano la loro indifferenza e la
lor vita senza amore sono numerosi. Le loro colpevoli negligenze devono
essere espiate mediante il fuoco e le torture d'ogni genere. Giudicate
da tutto questo se il buon Dio, sì buono, sì amabile per le sue
creature, ne trovi che Lo amino e Lo risarciscano. Ahimè! quanto poche
ve ne sono! Ecco la grande sofferenza del Cuore di Gesù: l'ingratitudine
tra i suoi; eppure il suo Sacro Cuore è tutto pieno, tutto traboccante
d'amore ed Egli non cerca che riversarlo. Gesù vorrebbe trovar delle
anime morte a se stesse; verserebbe in loro il suo amore a torrenti, più
che non l'abbia ancor fatto per alcun altro fin qui. Oh! quanto poco
son dunque, compresi sulla terra Gesù, la sua misericordia, il suo
amore! Si cerca di conoscere, d'approfondir tutto, eccetto quel che fa
la vera felicità! Che tristezza!
Non dovete mai disgustarvi, né esteriormente né interiormente. Fate il
possibile per evitare qualsiasi contrarietà. Se, ciò nonostante, avviene
che, per sgarbatezza o per malizia, suppongo, non si faccia quanto si
dovrebbe, ebbene, restate calma; una volta commesso il fallo, dal
momento che non c'è rimedio, a che pro raccapricciarsene? Sarebbero
quasi due falli in luogo di uno.