Stamane avete detto al vostro Padre di provar gran ripugnanza ad
ascoltarmi, che preferireste molto più essere come tutte le altre. Nel
corso dell'anno gli avete scritto la stessa cosa. Sovente lo avete detto
alla Madre Superiora. Perché affannarvi tanto? Non è forse il buon Dio
che permette tutto questo? Voi non c'entrate per nulla.
Profittate di queste grazie e non lamentatevene più. Non avete ancor
udito tutto quel che udirete, né visto tutto quel che vedrete. Ditelo al
vostro Padre. Ditegli anche ch'io non sono il diavolo. Egli neppur lo
pensa. Siete voi che avete sempre questi timori. Calmatevi e profittate
molto del Ritiro. Bisogna che cominciando da questo momento mutiate
tenor di vita. Non più altre riflessioni, altri ritorni su voi stessa.
Questo è amor proprio e nulla più. Dischiudete piuttosto il cuore alla
grazia, unitevi a Gesù e non sciupate più il tempo sì prezioso
nell'indagare perché questo, perché quello? Il buon Dio vi riserba
grandi grazie, come anche a colui che, nella sua bontà, Egli v'invia per
dirvi quel che desidera da voi. Adorate i suoi disegni senza cercar di
penetrarli. Il vostro Padre dirà non poche cose per voi nelle sue
prediche, senza neppur pensarci. Gesù permetterà questo; approfittate
con molta riconoscenza di codesto santo Ritiro, decisivo per voi.
Solo le azioni fatte con un grande amore, sotto lo sguardo di Dio, per
compiere la sua santa volontà, avranno in Cielo ricompensa immediata,
senza passare per il Purgatorio! Quale accecamento a tal riguardo nel
mondo!