Gesù nella Comunione era, come in tutti questi giorni, tutto una piaga grondante Sangue. Mi disse ancora, stringendomi a Sé: «Prega e fa' fioretti, perché, ti ripeto, il castigo si fa sempre più vicino, ma sarà mitigato per le anime buone, specialmente per il Papa, il mio dolce Vicario, che per la sua vita di penitenza e preghiera è fatto secondo il mio Cuore. Egli vuole la Messa di domani propiziatrice, e vuole passare il suo Giubileo in preghiera, perché egli sà il castigo che minaccia l'umanità. Voglio preghiere e penitenza».
Pregai Gesù che, se fossi ancora in vita quando manda il castigo, mi desse un atto d'amore perfetto, e sempre, anche in punto di morte. Mi disse: «Non temere; stai in Maria Santissima. Ella è l'arca noetica che in mezzo ai flutti salva tutti quelli che sono in Lei. Vedi com'è addolorata? Piange lacrime di sangue».
Ella mi abbracciò mentre io asciugavo con i miei baci le sue lacrime di sangue.