Nella Comunione Gesù mi assorbì in Sé e mi parlò così: «Gusta quant'è dolce e soave il mio Amore; immergiti nel mio Sangue e bevilo, gusta la mia Carne immacolata. Dico a te ciò che ho detto a qualche anima da Me prediletta: "Se non avessi istituito questo Sacramento d'Amore, lo istituirei ora per te, tanto Io t'amo e tanto è grande il desiderio che ho di venire a te e la gioia di unirmi e restare con te"».
«Gusta il mio Amore, mia cara, mia gioia, mia piccola, mia prediletta sposa! Io t'amo tanto, tanto! Dimmi che tu credi al mio Amore per te: mi fa tanto piacere sentirlo».
Mi ricordai allora di tutti i miei peccati e delle mie infedeltà, e risposi: «Oh, sì, io credo tanto al tuo Amore per me; ma dimmi, o mio Dio, mio Amore, mio Tutto: non ricordi più chi sono io, e quanto Ti ho offeso? Come fai a volermi così bene?».
Ed Egli a me: «E tu non ricordi più che sei la vittima del mio Amore misericordioso? È vero che sei anche la vittima della mia Giustizia, perché con le tue sofferenze Io voglio continuare a salvare i peccatori; ma ricordati, e non dimenticare mai, che sei soprattutto la vittima del mio Amore misericordioso. Ti porterò nella Sorgente infinita del mio Amore, negli abissi profondi riservati ai miei cari, miei prediletti Sacerdoti, perché tu apprenda la scienza del mio Amore. Voglio fare della tua anima, rinchiusa nell'intimo di Maria Santissima, il mio cielo, per venire a riposarmi in Te. Quando vieni in spirito a visitarmi nel mio Sacramento d'Amore, adorami, pregami, amami sempre in Lei. Ora tu hai la certezza che Io sono nella tua anima, che per mezzo di Maria essa sta diventando come un piccolo cielo. Ma verrà un tempo che ti sembrerà di non aver più in te la mia grazia santificante, e sarai tentata di cercarmi fuori dal cielo interiore dell'anima tua. No, questo non succederà mai. Io te l'ho promesso: se tu dovessi perdere la mia grazia, Io che conosco l'avvenire ti farei morire subito, piuttosto che perderti. Ti ripeto che Io ti lascerò in vita per santificarti».
«Fidati di Me, e quando il dubbio d'aver perduto la mia grazia strazierà il tuo cuore, non uscire mai dalla tua anima, perché Io sarò nascosto in te, anche se tu non mi sentirai o non mi troverai. Vivi in Maria: Essa è il cielo nell'anima tua, Essa nasconde la tua anima in sé. Amami, cercami nella sua anima: è lì il luogo ove devi meditare, visitare il mio Sacramento d'Amore e il Calvario».
«Io sono il libro di vita in cui imparerai la scienza del mio Amore. Chi più di Maria può esserti maestra? L'Eucaristia è il pegno del mio infinito Amore per l'umanità, di quell'Amore eterno che ha fatto scendere il Figlio di Dio sulla terra nell'Incarnazione e che ha dato la sua vita sulla croce. Qui nell'Eucaristia Io continuo il mio sacrificio del Calvario, sacrificio incruento, mistico ma reale. Qui nell'Eucaristia Io soffro misticamente la mia passione, per i sacrilegi, i tradimenti, l'ingratitudine. Gli uomini mi perseguitano, e Io mi offro continuamente al Divin Padre per placare la a divina Giustizia».
«Quando istituii questo Sacramento d'Amore, vidi tutta l'ingratitudine, le offese che avrei ricevuto, anche dai miei prediletti Sacerdoti; ma ciò non poté impedirmi di istituirlo, perché l'Amore di un Dio per le sue creature, per i suoi figli, prevalse sull'ingratitudine e sull'odio degli uomini. Pensai solo a lasciare all'uomo Me stesso, perché in Me trovasse la vita, la luce, la forza, l'Amore».
«Pensai a te, a quelli che come te mi avrebbero desiderato, e in Me si sarebbero salvati e santificati. Comprendi con che abisso d'Amore Io amo l’uomo? Io comunico agli uomini il mio Amore e trovo in essi le mie delizie, purché vengano a Me con fede e abbandono».