Messaggio del 2 dicembre 2013:Cari figli, con materno amore e materna pazienza, guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento.
Per questo sono con voi.
Desidero anzitutto, aiutarvi a trovare e a conoscere voi stessi,
affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre celeste.
Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della Croce.
Perciò non rifiutate la croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla.
Quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste.
Camminerete con mio Figlio e con me.
Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste,
da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto.
Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli;
che, come figli di Dio, vi eleviate al di sopra il pensiero umano e, sempre ed in tutto, cerchiate nuovamente il pensiero di Dio.
Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo.
Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre Celeste.
Vi ringrazio.
Laus -
Recati al Laus (Benoîte Rencurel)
Dopo un mese, al di là di un piccolo monte dove si cela il Laus, vede una luce splendente più del sole e, in quell'abbagliante aureola, la sua Signora. Più veloce del lampo vola verso quella miracolosa visione. Ansimando per la fatica e per l'emozione, sale il pendio e in pochi istanti si trova ai piedi della Madre!
La saluta, ma subito si lamenta con lei per quella lunga assenza. La Vergine sorride e le dice: "Recati al Laus. Là troverai una piccola cappella dalla quale sentirai provenire un gradito profumo: là mi vedrai e mi parlerai molte volte".
Il luogo di questa apparizione si chiama Pindreau e attualmente vi si vede un suggestivo monumento. Benedetta corse subito verso il luogo indicatole dalla Vergine, ma i boschi coprivano la valle e nulla sembrava distinguere il futuro palazzo della Regina del Cielo dalle povere capanne dei semplici contadini. Ma ecco che dalla porta semiaperta di una casupola ella sente un profumo che non assomiglia a nessuno di quelli terreni.
"É qui !" esclama Benedetta. E infatti, ritta su un altare spoglio e polveroso, vede la sua buona Mamma che l'accoglie con materna tenerezza.
Alla vista della bella Signora, Benedetta si inginocchia e poi, alzando gli occhi su quel nudo altare, le offre il suo grembiule bianco perché possa poggiarvi i piedi. La Vergine glielo lascia, ma la pastorella continua a lamentarsi della povertà della cappella.
Maria però desidera ora manifestarle i suoi progetti. "Non stare in pena per questo - le dice - non passerà molto tempo che qui non mancherà più nulla, né tovaglie, né ceri, né ornamenti. Voglio edificare in questo luogo una grande chiesa e una casa per la residenza di qualche sacerdote. Questa chiesa sarà costruita in onore del mio carissimo Figlio e in mio onore: sarà della lunghezza e della larghezza che io voglio. Molti peccatori vi si convertiranno e tu mi vedrai qui spessissimo".
"Edificare una chiesa? ma non c'è denaro! Bisognerà stare in questa cappella così come si trova!".
"Non preoccuparti insiste la Vergine - quando sarà tempo si troverà tutto ciò che è necessario. Il denaro dei poveri fornirà tutto: vedrai che non mancherà niente".