MaM
Messaggio del 28 novembre 1983:Rivolgetevi al mio Cuore Immacolato con queste parole di consacrazione: “O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il tuo amore verso di noi. La fiamma del tuo Cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi ti amiamo tanto. Imprimi nei nostri cuori il vero amore così da avere un continuo desiderio di te. O Maria, umile e mite di cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci, per mezzo del tuo Cuore Immacolato, la salute spirituale. Fa’ che sempre possiamo guardare alla bontà del tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo cuore. Amen”.

Mons. Ottavio Michelini - 12 luglio 1976 - IO SONO FELICE

Don O., sono la sorella di M.

Poco ci siamo conosciuti in terra, ci siamo appena intravisti. Ma ciò non ha importanza, poiché siamo figli dello stesso Padre, apparteniamo alla stessa famiglia dei figli di Dio, siano essi nella Gloria, come io sono, siano ancora sulla terra, come ora voi siete.

La realtà divina della Comunione dei Santi, ci unisce nell'amore di Cristo.

Don O. la mia vita sulla terra fu umile e nascosta. Mai ho sognato ciò che tante anime abbagliate desiderano: piaceri, onori e ricchezze, salute e cose del genere. Povere anime illuse! Se non vi sarà chi, con la preghiera e con la sofferenza, aprirà loro gli occhi, andranno perdute per tutta l'eternità.

 

Occorre meditare


Io sono felice, nuoto nel gaudio, nella luce, nell'amore di Dio. Mai rimpiangerò la mia vita terrena, sorgente della mia felicità eterna.(p.137)

Don O., fa pervenire questo messaggio ai miei cari sulla terra; sappiano anch'essi che la morte non recide la vita.

La vita, purificata dalla polvere della terra, è perfezionata e integrata nella Beatitudine divina, perché in Paradiso si vive in Dio e di Dio, ma in modo diverso dalle anime in Grazia, che ancora sono in cammino verso il Cielo.

Don O. non posso fare a meno di deplorare la stoltezza di tutti coloro che, non riflettendo con tanta facilità si lasciano ingannare dal Maligno.

Lui è il lupo travestito da agnello.

Lui odia senza tregua tutti gli uomini che, nella sua folle disperazione, vuol travolgere nel male e poi portare all'Inferno.

Se gli uomini cessassero, per un tantino di tempo, le loro attività, solo per meditare su queste due parole: " Inferno e Eternità " il mondo rapidamente cambierebbe. Ma Lui, il Maligno, fa di tutto perché questo non avvenga.

Ti benedico.

Sono la sorella di M. (p.138)