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Messaggio del 1 febbraio 1984:«Ora piove e voi dite: “Perché piove tanto? Perché non smette di piovere? Non si può andare in chiesa con tutto questo fango per la strada”. Non dite mai più così. Avete pregato tanto Dio che vi mandasse la pioggia che feconda la terra. Ora non dovete rivoltarvi contro la benedizione di Dio. Dovete piuttosto ringraziarlo con la preghiera e il digiuno».

Don Stefano Gobbi - Pescara, 1 maggio 1983. Festa di San Giuseppe Lavoratore. Questo mese di maggio.

«In questo mese cercate di vivere più intensamente la consacrazione che avete fatto al mio Cuore Immacolato, figli prediletti: solo così Io potrò essere venerata da ciascuno di voi. Datemi piccoli fiori di mortificazione, per consolare il grande dolore vedendo come tutti gli inviti rivolti alla umanità, perché ritorni al suo Dio, non vengono accolti.

Quanto Gesù è contristato da tanti che camminano sulla strada del peccato, dell'impurità, della corruzione, dell'egoismo sfrenato! Offrite a questi miei poveri figli ammalati l'aiuto della vostra penitenza e della vostra mortificazione. Ogni giorno di questo mese a Me consacrato donatemi piccoli fiori formati dal silenzio e dalla docilità, dalla piena disponibilità, dall'umiltà e dalla pazienza, dalla mansuetudine, dalla vostra rinuncia alle comodità e ai piaceri dei sensi. Camminerete così sulla strada del disprezzo di voi stessi, operando in voi quella rinuncia al mondo e alle sue seduzioni, che costituisce l'impegno più importante assunto nel giorno della vostra consacrazione battesimale e sacerdotale.

Datemi Corone di Rosari, recitati con più intensità e con maggiore frequenza. Raccogliete attorno a voi Religiosi e fedeli in Cenacoli di incessante e fervorosa preghiera fatta con Me. Vi domando, soprattutto ora, di pregare con fervore e con gioia per mezzo del Santo Rosario. Esso è l'arma che oggi dovete usare per combattere e per vincere questa sanguinosa battaglia; è la catena d'oro che vi lega al mio Cuore; è il parafulmine che allontana da voi e dalle persone che vi sono care il fuoco del castigo; è il mezzo sicuro per aver mi sempre a voi vicina. Infine vi domando di rinnovare spesso e di vivere pienamente la consacrazione al mio Cuore Immacolato e Addolorato.

Entrate al più presto in questo rifugio per essere da Me difesi. La mia protezione deve essere a tutti sempre più manifesta, perché i giorni che vivete sono segnati da grandi sofferenze e aumenta il pericolo di perdersi per tanti miei poveri figli oggi così minacciati.

Questo mese di maggio, a Me particolarmente consacrato, sia per voi un'occasione preziosa, per affidarvi a Me con l'offerta di piccoli fiori di mortificazione, con la recita frequente del Santo Rosario e con il vivere più intensamente la consacrazione al mio Cuore».