Devo scrivere per ubbidire, e non mi sento la forza di ricordare la nottata... Il nemico, dopo avermi tenuta colla testa al suolo con un peso opprimente incitandomi a disperazione, a bestemmie, a ribellarmi alla Volontà di Dio, imponendomi e dettandomi giuramenti, mentre tanti demoni erano in procinto di assalirmi, mi portò fuori, rovesciata a terra, mi aprì la bocca dicendomi: non vuoi aprirla, te la apro io per soffocarti e poi con me per sempre, chiama il Padre adesso. Mi cacciava in bocca terra e ogni sorta di roba che tenuta ero obbligata a trangugiare... credetti morire. Quando mi lasciò era mattina e sfinita in tutti i sensi fui presa da tanto scoramento... fatta la S. Comunione per ubbidire, riacquistai un poco di forza. Alla processione, nel trasportare il SS. dall'Altare maggiore allo scurolo, ebbi un attimo di luce e vidi di essere nella verità... poi tenebre.