MaM
Messaggio del 18 novembre 2012:Cari figli, pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per i pastori della chiesa. Perseverate nelle vostre preghiere. Io, vostra madre, intercedo per voi con mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Madre Pierina Micheli - 29 marzo 1942

Ieri sera il nemico mi gettò fuori dalla Cappella, poi una turba di brutti e spaventosi compagni erano pronti per scagliarsi contro di me se non cedevo alle insinuazioni sue. Riusci a portarmi al telefono e chiedere aiuto al Padre, ma per un poco mi inciampava la comunica­zione. Quando il Padre m'impose di disprezzarlo e di sputargli addos­so rimase impotente. Mi tornò la calma e andai in camera. Più tardi tentò gettarmi al muro e mi s'inganciò nella testa un ferretto. Tutto o Gesù, ma che non ti offenda mai...

Domenica delle Palme - S. Ritiro - Dalla 1 a Meditazione del Padre Gerusalemme città prediletta da Gesù. Andò sì nelle altre città, ma i miracoli più chiassosi li operò in Gerusalemme o nei pressi. L'anima favorita della vocazione è la mistica Gerusalemme, città della compiacenza di Dio. Oggi entra accompagnato dagli osanna... più tardi gli stessi grideranno: crucifige. Gli stessi Apostoli indietreggia­no, sono intimi esterni.... solo Giovanni è il vero intimo. Le pie donne sono le intime che L'accompagnano al Calvario... Io sono veramente intima? Per essere intimi la nostra vita deve essere tutta interiore e soprannaturale in unione continua a Gesù. Le opere devono essere vivificate dall'amore e frutto di una vita interna in continuo contatto con Lui.

Dall'istruzione - Gesù nell'entrare in Gerusalemme volle essere ac­compagnato da rami d'olivo, e non da gigli, rose, garofani... son pur belli questi fiori, ma questa bellezza è passeggera; presto seccano e cadono... L'olivo conserva il suo colore, resiste al gelo, alle nevi, agli spaventosi calori dell'estate... il suo frutto è l'olio, unguento prezioso, che sana, lenisce, che serve a rimedio universale... si adatta a tutte le forme, entra in tutti i cibi...

Le rose e i gigli... sono le anime le cui virtù sono di entusiasmi, che passano al variare delle circostanze e cedono alle minime difficoltà. Per questo Gesù volle essere accompagnato da rami d'olivo perché le anime a Lui consacrate devono accompagnarlo nella costanza, sereni­tà fortezza, anche nelle prove più ardue, nei dolori più grandi; veri rami d'olivo che non si sperdono ai venti e alle procelle. Le virtù devono essere olio i cui frutti sono la carità, la dolcezza, la semplicità, la dipendenza...

Fammi povero che ti faccio ricco dice l'olivo. Più si pota, più si taglia, più si scarnifica più si fa forte e rigoglioso di frutti. Le rinunzie sempre pronte di fronte alla mano del Potatore e della potatrice. La Suora che non si fa toccare non diventerà mai olio. Gesù fu sempre olivo specialmente in questa settimana. L'olivo non fa chiasso. Il Si­gnore non fa chiasso, non ricusa la croce... tace agli sputi, agli insul­ti... non ricusa l'abbandono del Padre... Bella oliva, sempre serena, sempre in piedi... e il frutto? - Padre perdona loro perché non sanno quel che si fanno. Donna ecco il Tuo figlio... Padre, non li condanna­re, ma liberali dal male...

Lungo il viaggio sono ramo d'olivo, o fiore?... Gesù perdonami... Tu olivo santo, olivo benedetto, dammi la qualità dell'olivo, dammene i frutti, partecipami la profonda capacità dei prezioso unguento frutto dell'olivo, perché sappia accompagnarti fino alla morte ramo d'olivo.