Dopo aver telefonato al Padre, entrai in camera per ritornare a letto, ed ebbi un forte schiaffo dal nemico che mi fece dondolare i denti e disse: telefona al Padre, ora, e poi va a letto. Rimasi mezza tramortita e impotente a muovermi. Invocai S. Silvestro, il quale venne, fugò il nemico. Dicendo io perché non fosse venuto prima, che evitavo disturbare il Padre rispose: sono venuto appunto per premiare la tua dipendenza, io ti aiuterò sempre a misura che tu sarai ubbidiente e dipendente. Dicendogli io, perché mi dicesse questo, se fosse perché io non ero obbediente al presente, mi rispose: Sì figlia, sì, sei obbediente, ma sarai tanto tentata, avrai lotte tremende, ricordati che il mio aiuto non ti mancherà mai, ma sempre se continui nell'ubbidienza e nella dipendenza. Mi benedisse paternamente, mi sorrise. Gli baciai la Mano, e rimasi in una pace di Paradiso.
Al mattino incominciò la tempesta. Passai la giornata agitatissima, sentendo la presenza dei nemico. Alla sera venne il Padre, e mi diede la calma.