MaM
Messaggio del 22 maggio 1986:Cari figli, oggi desidero donarvi il mio amore. Voi non sapete, cari figli, quanto è grande il mio amore e non sapete accoglierlo. In diversi modi io desidero manifestarvelo, però voi, cari figli, non lo riconoscete. Voi non capite le mie parole col cuore, perciò non capite neanche il mio amore. Cari figli, accettatemi nella vostra vita e allora potrete accettare tutto quello che io vi dico e tutto ciò a cui vi invito. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Madre Pierina Micheli - 10 maggio 1941

Riprendo a scrivere per ubbidire. Quante lotte in questo tempo! Che Gesù non sia offeso, che le anime si salvino, e poi tutto!... La notte del 6 al 7 fu spaventosa. Il nemico mi batté tanto forte, da non poterne più, mi gettò dal letto, mi soffocava suggerendomi bestem­mie...

Fece tanto rumore che qualche suora si accorse della cosa... Fui ter­ribilmente tentata di disperazione... Non è possibile dare un'idea di quanto passò in me... Ma Gesù, venne in aiuto. Al mattino venne il Padre, mi portò la pace e mi diede la S. Comunione!

Il nemico ebbe tanta rabbia e mi giurò si sarebbe vendicato, e mi avrebbe fatto vedere che non aveva paura del Padre. Una sera, credo la sera del 9 al 10 mettendomi in ginocchio vicino al letto per recitare alcune preghiere suggeritemi dal Padre, per ottenere notte tranquilla, fui assalita e buttata a terra, ma ecco S. Silvestro, che scaccia con un gesto il nemico, poi mi dice: Va a letto e riposa, ti curo io; e dicendo­gli io che dovevo recitare cinque Ave Maria, le recitammo insieme, poi Gli presi la Mano, la baciai tre volte, rinnovando i voti, e avuta la Sua benedizione, disparve, lasciandomi in cuore il Paradiso. Riposai, cosa insolita fino alle cinque senza svegliarmi. Confidenza illimitata. La notte dal 14 al 15, fu un disastro. Fece tanto rumore, che mise sossopra tutta la Comunità. Prima mi tenne come legata nel letto e presentandosi in modo spaventoso, voleva bestemmiassi, mi forzava a giurare di non parlare più al Padre, poi mi incitava a togliermi la vita. Guai se non ci fosse l'aiuto divino, sia pur nascosto!... poi inco­minciò a far girare il letto in tutti i modi, mise sossopra tutta la came­ra, rovesciò parecchie scatole di medaglie del Santo Volto e dava dei colpi forti, impressionanti... O Gesù non permettere abbia venir di­sturbata la Comunità, batti pure, ma che ci sia silenzio intorno a me... Questo brutto ceffo mi disturba anche col telefono, atteggiandosi a Padre... quanto sono miserabile, mio Dio!... come è facile riconoscer­mi tale! Se non confidassi in Dio e nella Sua Misericordia, guai!