Wally Knoferl, una povera sarta di Pforring, l'11 luglio 1951, dichiarò all'Arcivescovo Mons. Michele Buchberger quanto segue:
"Nel
1925 ebbi spesso l'opportunità di far visita alla cara Anna Schdffer.
Una volta mi raccontò un sogno meraviglioso, che ancora oggi ricordo
con commozione.
In quell'occasione Anna mi attirò molto vicino a
sé per potermi parlare a bassa voce. Mi disse: 'Wally, pensa, sono
stata tre giorni in Paradiso!'. Le risposi: 'Bene, Anna, com'è
andata?'. E Anna mi raccontò: 'Mentre
stavo pregando, fui rapita dal mondo. La mia vita pendeva soltanto da
un sottilissimo filo. Le nubi si aprirono e apparve un giardino
meraviglioso pieno di fiori, nel quale potei camminare a lungo. Ad un
certo punto mi vennero incontro tante vergini e ciascuna di esse fece
un inchino davanti a me. Quando ripresi a camminare vidi arrivare dei
giovani, molto alti, e in mezzo a loro mi venne incontro una Signora la
cui bellezza non è minimamente descrivibile. Mi prese per mano e mi
disse: Anna, vieni, ora verranno per te i giorni più difficili.
Coraggio! Il mio divin Figlio ti ricompenserà di tutto!'.
'Ciò
che ebbi la fortuna di vedere, non te lo posso descrivere. La dolce
Madre di Dio mi condusse più avanti, su una piazza e disse: Guarda, qui
sarà la tua abitazione per tutta l'eternità! Io guardai e vidi anche il
Santo Padre, in Roma, che mi impartiva la sua benedizione.'
'Fu tremendo, poi, quando dovetti ritornare nel mondo!'
A
questo punto Anna cominciò a piangere con tanta amarezza e soggiunse:
'Ed ora, Wally, non vorrei altro che morire...'. Allora le chiesi di
raccontarmi solo un po' com'era il Paradiso, ed ella mi rispose: 'Non posso descriverti tutte le meraviglie che il Buon Dio dona a coloro che lo amano'.
Ed io le chiesi ancora: 'Ma in Paradiso troveremo le cose che ci sono
qui in terra?'. Capendo cosa intendevo dire, mi rispose: 'Sì,
lì ci sono anche prati e boschi, torrenti e montagne, abitazioni e
palazzi, ma tutto è trasparente e spiritualizzato, mentre qui in terra
tutto è inquinato dalla maledizione del peccato!'.