Il 2 agosto 1920 sognai che due ragazze, vestite di bianco, entravano nella mia stanza dicendo: "Vieni, devi venire con noi!".
Mi aiutarono a vestirmi in fretta e mi condussero via. Mi portarono
attraverso un giardino nel quale c'erano tanti fasci di spine più alti
della mia statura. Mi pungevano mani, piedi e tutto il corpo, tanto che
mi usciva sangue dappertutto. Vedendo questo le mie accompagnatrici
sorridevano, dicendo: "Tutto per il Signore, che ti vuole tanto bene!".
Arrivata
alla fine del giardino, tutto si fece luminoso e io vidi il caro
Salvatore circondato da un innumerevole stuolo di vergini. Portavano in
mano delle palme e camminavano come fossero in processione. Le mie
accompagnatrici mi condussero vicino a Gesù che mi diede la sua santa
benedizione.
Porterò volentieri tutte le mie croci e le mie pene: grazie a queste, alla mia morte potrò andare in Paradiso!
Il
primo novembre 1920 passai una notte molto pesante e in preda ad una
forte sete. Verso le quattro del mattino mi addormentai e sognai che il
mio Angelo custode mi portava un bicchiere d'acqua.