Durante la guerra, molte volte fui presente in sogno sui campi di battaglia e potei assistere ai combattimenti.
Una
volta mi trovai su un campo rumeno nel bel mezzo di una grande
battaglia: tutto era avvolto in una nebbia di fumo e di vapori. Era
buio: solo il fuoco degli spari, che facevano cadere le pallottole come
grandine, illuminava il campo. Mi trovavo vicinissima ai nostri soldati
che cadevano a terra, uno dopo l'altro; tra loro vi erano anche molti
miei conoscenti. Anche se il nemico era molto vicino e quindi poteva
vedermi, continuavo ad andare su e giù lungo la linea di fuoco; ogni
volta che gli spari illuminavano il volto dei nostri soldati, li vedevo
coperti di sudore; le loro guance erano come quelle dei moribondi e
gemevano paurosamente. Alcuni soldati mi vedevano e mi gridavano: "Sta'
davanti a me! Sta' davanti a me!" e io continuavo ad andare dall'uno
all'altro. Ogni volta che uno gridava: "Sta' davanti a me!", venivo
investita da innumerevoli pallottole che, colpendo me, risparmiavano i
soldati.
Quanto dev'essere stata tremenda quella realtà per i soldati, se un semplice sogno era stato per me così sconvolgente e pesante!