Dopo
la morte di Anna fu trovato un foglietto a quattro facciate, scritte di
suo pugno, sul quale era descritto come aveva ricevuto le stimmate.
Questo il contenuto.
"La
notte del 4 ottobre 1910, festa di San Francesco, come ogni giovedì,
feci l'Ora Santa, spiritualmente raccolta davanti al Santissimo
Sacramento. Dopo aver pregato per un po' di tempo, mi vidi circondata
da una luce meravigliosa che penetrava tutto il mio spirito e il mio
corpo. In questo mare di luce vidi il dolcissimo Salvatore che mi
disse: "Io ti ho chiamata ad essere riparatrice del mio Santissimo
Sacramento. Alla santa Comunione tu proverai quei dolori della mia
passione con i quali ho salvato te, povero niente. Soffri, offri e
ripara in silenzioso nascondimento". Poi il dolce Salvatore disparve.
Tremavo tutta e piangevo sui miei peccati pregando il Signore di essere
misericordioso e benigno con me, povera peccatrice.
Era frattanto venuta l'una di notte, ma non potei chiudere occhio, così cominciai a prepararmi per la Santa Comunione.
Al
mattino, quando il reverendo Parroco venne per portarmi Gesù
Eucaristia, mentre diceva le preghiere iniziali vidi uscire dalla
Santissima Ostia cinque raggi di fuoco che, come un lampo, mi entrarono
nel cuore. Avvertii subito un acutissimo dolore. Quando ricevetti la
Santa Comunione, sentii dentro di me un tal fuoco che credetti di
bruciare.
O mio Dio, sii misericordioso con me!
Con questi miei dolori, partecipai da allora, senza alcuna interruzione, ai dolori del Salvatore.