Molte volte e a lungo ricevetti dei duri colpi dal maligno.
La
notte fra il 13 e il 14 ottobre 1918 fu molto dolorosa e sopportai
molte sofferenze. Erano le due e mezza di notte quando udii una
carrozza che proveniva al galoppo da Hiendorf, passando quindi davanti
alla chiesa.
Compresi subito che questa carrozza era venuta a
prendere il sacerdote perché portasse il santo Viatico ad una giovane
di quel paese che era molto ammalata. Dopo pochi minuti la carrozza
ripartì velocemente verso Hiendorf. Accompagnai spiritualmente il
Salvatore lungo quel viaggio, pregandolo con fervore perché concedesse
a quella povera ragazza di riceverlo nell'Eucaristia così da compiere,
unita a Lui, il grande viaggio verso l'eternità.
Pregai per
quella ragazza fino alle quattro e mezzo, poi caddi in un sonno molto
leggero, ma solo per pochi minuti. Quel breve tempo fu però sufficiente
perché potessi avere un sogno bruttissimo. Mi sembrava che il maligno
fosse lì vicino a me e mi percuotesse così duramente e così a lungo da
togliermi quasi il respiro. Il diavolo mi disse che mi picchiava perché
avevo pregato tanto per quella ragazza di Hiendorf. "Questa faccenda -
disse - non ti deve interessare!". Sempre nel sogno, cominciai a
gridare con tutte le mie povere forze. Nel frattempo udii delle persone
sotto la finestra della mia camera e riconobbi la voce del Parroco che
diceva: “Anna, Lei deve andare subito a Hiendorf; la figlia del sindaco
è morta!”, ma io non potevo muovermi perché continuavo a ricevere
colpi. Sentii mia madre che diceva: "Svegliati e non gridare così
forte; ti sentono fino in strada e già qualcuno dei vicini è venuto a
bussare!". Io volevo risponderle: "Sì, mamma, ma è morta la figlia del
sindaco di Hiendorf!". Avrei voluto rispondere, ma non riuscii a
pronunciare neppure una sillaba.
Intanto continuavo a invocare
con tutto il cuore il santissimo Nome di Gesù e dopo alcuni istanti mi
svegliai del tutto. Erano quasi le cinque del mattino. Dopo questo
brutto sogno mi sentii così debole da non riuscire a parlare. Rimasi
così gravemente indebolita e disfatta per tutto il giorno, che era come
se tutte le mie membra fossero state spezzate in due.
Ho avuto molte altre volte sogni così tremendi e quasi sempre ne uscivo talmente distrutta da non riuscir neanche a parlare.