Il
21 marzo 1917 sognai la Serva di Dio Gemma Galgani. Mi
portò con sé a Lucca, dove si trova la sua tomba e qui mi fece vedere
un'urna nella quale un giorno sarebbe stato deposto il suo corpo per la
pubblica venerazione. Da quell'urna usciva un torrente meraviglioso di
luce e qui venivano schiere di pellegrini per chiedere la sua
intercessione.
Un'altra volta, era un giovedì, in sogno rividi
nuovamente Gemma. Prima di mezzanotte caddi in dormiveglia e sognai di
parlare a lungo con lei. Improvvisamente udii una voce che mi chiamava
e diceva: "Seguimi nel dolore, nella persecuzione e nell'abbandono".
All'udire queste parole, presa dall'ansia mi svegliai: era già l'una e
mezza. Mi rammaricai di aver dormito proprio in quell'ora, perché, di
solito, a mezzanotte facevo un'ora di preghiera. Quella volta, dunque,
la feci in ritardo.
Il 16 novembre 1919 sognai il piccolo
Bambino nella mangiatoia, la sua Santissima Madre Maria, San Giuseppe e
San Stanislao Kostlca.