Detto soltanto le parole di Gesù; se le cose continueranno così,
neppure questo potrò fare. Sono arroventata come fossi in olio sul
fuoco. O sofferenza che non sarà mai espressa! In una angustia
lancinante ho ripetuto i miei atti di fede. « Credo, Gesù, credo che
la Tua nascita, il Tuo Orto, il Tuo Calvario furono per me. Credo! ». I
miei abissi erano così neri e profondi che solo un Dio poteva
penetrarvi. È ciò che fece Gesù. Scese alla mia profondità, mi portò
alla superficie e illuminò il mio povero essere con alcuni raggi della
sua Luce. - Vieni, mia figlia, luce e faro del mondo: sei luce che
brilla, faro che tutto illumina. Per te, le tenebre; per le anime, la
luce. Vieni, luce di cui lo sono luce, faro di cui lo sono faro! Non
posso lo farti brillare con il mio splendore? Non posso fare sì che tu
sia faro come lo sono Io? Chi, se non Dio, può fare le grandi cose? Ti
feci grande con le mie grandezze, ti preparai con ciò che è divino,
con ciò che è celeste... Soffri, immolati... Soffri il dolore del mio
divin Cuore. - Gesù, sarò coraggiosa e non Ti dirò di no, soltanto con
l'aiuto della tua Grazia. Mi sento sola, al colmo del dolore! Sono la
Tua vittima. - Lascia, mia figlia, che lo gridi attraverso le tue
labbra: « O Chiesa, accogli la Voce del Signore! Vigilanza, vigilanza!
O Chiesa, mia cara Chiesa, veglia, veglia, non dormire, non
afflosciarti! ». Mai il mondo ha peccato tanto; mai fu urgente tanta
riparazione. Anime vittime, crescete nella immolazione per il vostro
Sposo! Ricevi la goccia del mio divin Sangue; ricevi questa vita che è
la tua unica vita. Coraggio, avanti! Non mi hai detto tante volte che
volevi consumarti e sparire nel mio Amore? Coraggio! Ho preso alla
lettera quanto Mi hai detto. -
- O Gesù, custodisci la mia anima; soltanto Tu lo puoi fare. Accogli le
mie richieste; e il mondo, il mondo! Gesù, perdonagli perché è tuo! -
(diario, 2-9-1955).