... Che mare immenso di dolore! Dolore che non è mio: lo vivo e lo
sento soltanto, senza vita che si possa dire vita e di cui non posso
disporre. Gesù mi ha tolto tutto. Che abbandono completo! Tento di
riferire le parole di Gesù dal momento che non posso dire altro. Né
Calvario, né Gesù, né Mammina, né nulla, ma il mio « credo » è ripetuto
incessantemente. Chiamavo Gesù e Mammina quasi con la certezza che non
esistevano. Egli venne e mi parlò così: - ... Alzati e cammina! La tua
vita è come se non la vivessi. Coraggio! Non comprendi nulla perché
sulla terra non si può comprendere ciò che è la vita del Cielo.
Coraggio! In questo mare immenso del tuo dolore, in questo lungo fiume
del tuo martirio vengono le anime verso di Me; i cervi bevono
costantemente quell'acqua che dà loro la vita. Le anime, le anime!
Soffri, ripara! Il mondo è impazzito, soccorrilo, è tuo! O Chiesa, o
Chiesa, o Chiesa, vigila con una vigilanza costante! Oh, quanto sono
offeso! - ... (diario, 12-8-1955).
Non posso dir nulla della mia anima. Per sopportare il dolore, bisogna
spremersi in amore. Mio Dio, sono Tua con questo vivere inspiegabile.
Tento di dire qualche parola sul mio incontro con Gesù. Egli mi chiamò
strappandomi dai miei profondi abissi: - Mia figlia, per mondi di
dolore sono necessari mondi di amore infinito. Coraggio! Per i mondi di
crimini, dico « mondi » perché si pecca da formare mondi di
crimini,... è necessario dare all'Eterno Padre una riparazione che
oltrepassi tanta e sconfinata malvagità. - Gesù parlava ed io
camminavo; ero obbligata a seguire la Sua voce. L'ho perduto. Si oscurò
tutto. - Gesù, credo, credo! Non voglio se non ripetere il mio « credo
». - Mi sono perduta in un bosco nero, tormentoso. « Non so dove sei,
ma credo fermamente ». Vidi una nuova piccola luce di Gesù e udii: -
Mia figlia, vittima che vince tutto, vieni a cercarmi tu che non Mi hai
perduto, affinché vengano al mio incontro le anime nere e putride che
Mi hanno perduto. Da' a loro la vita, da' a loro la resurrezione con il
tuo martirio. Ricevi la goccia del mio Sangue divino, goccia che ti
fortifica e ti rinnova tante energie consumate... Coraggio! Oh, come
trionferà questa mia causa, dopo tanto odio e lotta serrata!... Oh, se
tutti gli uomini facessero la Mia divina volontà! Coraggio! Sempre nel
dolore, sempre nell'amore. I miei colloqui d'ora in avanti saranno come
un incontro di due amici per ricordare la loro amicizia. Per te sarà
quasi un tramonto. - lo udii e ascoltai tutto, sentendomi divenire
tanto piccola, tanto piccola da liquefarmi come cera. Gli presentai le
mie richieste e rimasi nella mia agonia... (diario, 26-5-1955).