MaM
Messaggio del 5 maggio 2006:Cari figli, anche stasera vi invito alla santità, la santità nelle famiglie. Cari figli, dovete comprendere che non esiste la santità nella famiglia senza ritorno alla preghiera in famiglia. Per questo vi invito anche stasera: iniziate a pregare nelle vostre famiglie con i vostri figli. Che con la preghiera ritorni la pace e la gioia. Grazie cari figli perchè avete risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - O Chiesa, vigila il mondo impazzito

... Che mare immenso di dolore! Dolore che non è mio: lo vivo e lo sento soltanto, senza vita che si possa dire vita e di cui non posso disporre. Gesù mi ha tolto tutto. Che abbandono completo! Tento di riferire le parole di Gesù dal momento che non posso dire altro. Né Calvario, né Gesù, né Mammina, né nulla, ma il mio « credo » è ripetuto incessantemente. Chiamavo Gesù e Mammina quasi con la certezza che non esistevano. Egli venne e mi parlò così: - ... Alzati e cammina! La tua vita è come se non la vivessi. Coraggio! Non com­prendi nulla perché sulla terra non si può comprendere ciò che è la vita del Cielo. Coraggio! In questo mare immenso del tuo dolore, in questo lungo fiume del tuo martirio ven­gono le anime verso di Me; i cervi bevono costantemente quell'acqua che dà loro la vita. Le anime, le anime! Soffri, ripara! Il mondo è impazzito, soccorrilo, è tuo! O Chiesa, o Chiesa, o Chiesa, vigila con una vigi­lanza costante! Oh, quanto sono offeso! - ... (diario, 12-8-1955).

Non posso dir nulla della mia anima. Per sopportare il do­lore, bisogna spremersi in amore. Mio Dio, sono Tua con questo vivere inspiegabile. Tento di dire qualche parola sul mio incontro con Gesù. Egli mi chiamò strappandomi dai miei profondi abissi: - Mia figlia, per mondi di dolore sono necessari mondi di amore infinito. Coraggio! Per i mondi di crimini, dico « mon­di » perché si pecca da formare mondi di crimini,... è ne­cessario dare all'Eterno Padre una riparazione che oltrepassi tanta e sconfinata malvagità. - Gesù parlava ed io camminavo; ero obbligata a seguire la Sua voce. L'ho perduto. Si oscurò tutto. - Gesù, credo, credo! Non voglio se non ripetere il mio « credo ». - Mi sono perduta in un bosco nero, tormentoso. « Non so dove sei, ma credo fermamente ». Vidi una nuova piccola luce di Gesù e udii: - Mia figlia, vittima che vince tutto, vieni a cercarmi tu che non Mi hai perduto, affinché vengano al mio incontro le anime nere e putride che Mi hanno perduto. Da' a loro la vita, da' a loro la resurrezione con il tuo martirio. Ricevi la goccia del mio Sangue divino, goccia che ti for­tifica e ti rinnova tante energie consumate... Coraggio! Oh, come trionferà questa mia causa, dopo tanto odio e lotta serrata!... Oh, se tutti gli uomini facessero la Mia divina volontà! Coraggio! Sempre nel dolore, sempre nell'amore. I miei colloqui d'ora in avanti saranno come un incontro di due amici per ricordare la loro amicizia. Per te sarà quasi un tramonto. - lo udii e ascoltai tutto, sentendomi divenire tanto piccola, tanto piccola da liquefarmi come cera. Gli presentai le mie richieste e rimasi nella mia agonia... (diario, 26-5-1955).