O Gesù, è necessario partire, ma per dove? Mi avvolgono soltanto la
morte e le tenebre. Non sono altro che un cadavere sepolto nel più
profondo abisso di tenebre.
Vorrei dire: « Cieli e terra parlate per me, manifestate la mia
sofferenza, parlate della mia morte, del mio dolore ». Mio Dio, non
esistono né cieli né terra.
Fetori infernali che mi spremono lacrime mi tormentano per ore ed ore.
Se non fosse per un miracolo, giungerei alla disperazione. Oggi, molte
volte, piangendo e singhiozzando, ho ripetuto « credo mio Dio e spero
in Te! ». Sperare in che cosa? In ciò che non esistette mai e non
esiste? Credo nella vita eterna e spero e confido e confido in Te,
anche se il mio stato d'animo non è se non il sentimento di falsità...
Quando il combattimento era più grave, serrato, venne Gesù e mi rialzò
con delicatezza, con amore. Passai dalla profondità dell'abisso alla
soavità e alla luce del suo divin Cuore. - Mia figlia, alzati! Sono Io
che ti offro la mano. Vieni, ascoltami. Hai nel tuo cuore il Cielo: la
Trinità Divina abita sempre in te... Quante anime vivono la vita
interiore, la vita della Trinità Santissima per mezzo tuo! Dal tuo
battesimo possiedi in te questo Cielo divino, anche se non lo senti...
Il tuo tormento terminerà presto: godrai del cielo e continuerai colà
la tua missione sublime. Il mondo è tuo: quanto ti deve!...
Parla della Eucarestia e della devozione alla Mia Madre benedetta.
Queste devozioni, con le tue sofferenze sono le perle più preziose per
le anime. - ... (diario, 22-7-1955).
... - Coraggio, mia figlia! Lancia le reti! Coraggio, sposa prediletta
di Gesù, ripeti il tuo « credo »! Lancia alle spiagge, ai casinò, ai
cinema e in tutte quelle città provocatrici e peccaminose, lancia le
tue reti insanguinate, le tue reti di tormenti indicibili ed
ineguagliabili. Lanciale ai sacerdoti che Mi offendono e Mi
tradiscono: sono altrettanti Giuda che Mi vendono... Quanto soffrono il
Mio ed il Cuore della Mia Madre santissima! Lancia le tue reti...
Ripeti il tuo « credo ». - ... Gesù, Tu lo sai che a Voi mi sono
abbandonata completamente. Tutto il mio essere è proprietà vostra; non
abbandonatemi: sono la Vostra vittima. - ... (diario, 29-7-1955).