... Che odio contro di me! Mio Dio, che male ho fatto al mondo, se non
soffrire e pregare per esso, per tutta l'umanità? Che amarezza e
tormento! Dicono che disobbedisco alla Chiesa. Non le ho mai
disobbedito in nulla! Sia lodato il Signore! Dicono che il mio padre
spirituale non verrà più in Portogallo. Povera anima mia! Chi avrà
compassione di me? Non ne posso più. Conservo il resto nel mio cuore,
per dire le parole di Gesù. Nella mia lotta continua, senza fede, non
cesso di affermargli la mia fede; senza amore, di affermargli il mio
amore nella ripetizione del mio « credo ». Gesù mi chiamò: - Figlia
mia, coraggio! Sposa prediletta del mio Cuore, coraggio! Sono con te;
tu che Mi possiedi, chiama per Me tutti coloro che Mi hanno perduto
affinché vengano a Me tutti. Chiama per Me; grida con tutta la tua fede
per coloro che non hanno fede. Che vita riparatrice, la tua! - O Gesù,
non so soffrire. Mi pare che non posso più soffrire; che non vale nulla
la mia vita senza vita. - - Sì, che sai soffrire. Tutto dà frutto,
confida! Là in cielo vedrai. La tua povera natura geme, ma l'anima è
forte. Non hai più posto per altro dolore... - ... (diario, 27-5-1955).