... Gesù mi ha promesso più luce per il giorno di Pasqua e non venne
meno alla promessa: avvenne proprio come Egli aveva detto: vi sono ore
in cui non la sopporto ed è per me un tormento. Vi sono ore in cui
posso fissarla senza fatica. Dio sia lodato!
Non provai nessuna gioia nel vedere alla luce del giorno i miei e
coloro che mi si avvicinavano. Non vado in cerca di consolazioni né di
gioie. Voglio tutto per Gesù; e neppure con questa ansia provo
conforto. Tutto quanto avviene in me è come se avvenisse fuori di me.
Ho trascorso il mio 30° anniversario di letto: mi parve un sogno, una
illusione, una falsità. Del passato non ho visto nulla: mi pare che
nulla mi riguardi. Ricordando questi anni di martirio le lacrime
tentarono di scendere sulle mie guance, ma vi si oppose una forza di
volontà. Piangere perché, se questa è stata la Volontà di Dio? Egli sa
che non mento: questo vivere fu tutto per Lui, per amore di Lui, per
dargli anime... (diario, 15-4-1955).