MaM
Messaggio del 25 novembre 1999: Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. In questo tempo di grazia, che la croce sia per voi il segno indicatore dell'amore e dell'unità attraverso le quali viene la vera pace. Perciò, figlioli, pregate in questo tempo specialmente perché nei vostri cuori nasca il piccolo Gesù, Creatore della pace. Soltanto attraverso la preghiera voi potrete diventare i miei apostoli della pace in questo mondo senza pace. Per questo pregate fin quando la preghiera diventi per voi gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Beata Alexandrina Maria da Costa - Rotolò la montagna e rimasi sotto il suo peso


... Ricorro al Cielo anche nella incertezza della sua esisten­za. Non amo Gesù per avere il cielo: amo e amerò sempre perché Egli è degno di tutto il mio amore, anche se mi con­vincessi che non andrò mai in cielo o che il cielo e Gesù non esistono...

Tutto il mio essere è dolore: nel corpo e nell'anima. Ma questo dolore è da me tanto amato. Chi mi togliesse il dolore, mi toglierebbe l'esistenza, mi priverebbe dell'offerta costante a Gesù e alle anime... Nelle mie notti di veglia nelle quali posso pregare un po' e stare più intimamente unita ai miei Amori, non sento con­solazione ma mi sento più confortata. Nei giorni e nelle notti in cui non sono né vita né morte né cielo né inferno, oh, che tormento, mio Dio! Sia fatta in me la Tua santa Volontà. La notte da ieri a oggi è stata tutta brividi, bagni di su­dore, febbre bruciante. Ho potuto a stento meditare sul viaggio doloroso di Gesù. Oggi ho camminato su quel soffio falso che non mi sostiene e mi lascia precipitare nell'abisso. Volevo aggrapparmi, ma non avevo a che. Non ho potuto fare a meno di cadere. Ho gri­dato; il mio grido è rimasto soffocato; non ebbi soccorso. Poi, sulla cima della montagna, tremenda montagna, ho gri­dato di nuovo, ma la violenza del dolore, a somiglianza del­l'acqua che muove la ruota del mulino, ha fatto rotolare la montagna, che rimase su di me. Grido inutile. Ho ripetuto il mio « credo » e sotto un peso così schiacciante dicevo: « O Gesù, io credo, credo sempre. Ti amerò, sarò Tua e vivrò per Te. Credo, Gesù, credo! ». L'attesa è stata grande, ma finalmente è giunto Colui in cui confidavo: - Mia figlia, nel mattino di Pasqua vedrai la luce, non completamente. Io sarò la forza dei tuoi occhi; non alleggerirò le tue sofferenze; rimarrai così sino alla morte. A chi ti domanderà se stai meglio, risponderai con un sorriso. Gesù alleggerisce da una parte per caricare dall'altra. Tu non hai 1'alleluja né nel corpo né nell'anima. Lascia a Me l'alleluja di sostenere la giustizia del Padre Mio e di salvare le anime. Io cedo alla tua richiesta e accontento coloro che vogliono luce per te... Ma sarà luce che non durerà: l'avrai soltanto qualche ora al giorno, non sempre... . ... (diario, 8-4-1955)