MaM
Messaggio del 28 settembre 1984:Figli miei! Dovete capire che la preghiera non è uno scherzo. La preghiera è un colloquio con Dio. In ogni preghiera dovete sentire la voce di Dio. Senza la preghiera non potete vivere. La preghiera è vita!

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Vi sia tutta la vigilanza nella Chiesa »


...Improvvisamente apparve Mammina Addolorata: aveva sulle braccia Gesù morto. Me Lo pose in grembo, mi accarezzò leggermente e si sedette al mio fianco. I miei sguardi non si staccavano da Gesù mentre udivo Mammina.

- Accetta, figlia mia, come ho fatto Io sul Calvario. A Me hanno dato Gesù, morto per l'umanità. A te do l'umanità, morta per il peccato; ma in essa vi è sempre Gesù: vedilo in tutte le anime, contemplalo in tutti i peccatori, nell'umanità intera. Accetta le mie spine; soffri, figlia, soffri; abbi coraggio. Io non ti abbandono, insieme al tuo Gesù. Sei la prediletta del Cielo. - O Mammina, aiutami! Mi viene a mancare tutto. Voglio consolarti e dare a Gesù tutte le anime. - Ella, senza un sorriso, senza una carezza, disparve, e così Gesù morto. Rimasi nella maggiore angustia ripetendo il mio « credo » e il mio « confido »... (diario, 3-9-1954).

...Nella notte dal 7 all'8 ho vegliato; non ho potuto dor­mire. Dopo le due, perché prima non ne avevo avuto le forze né la disposizione, ho incominciato a presentare gli auguri a Mammina. Che povertà! Non avevo nulla da darle, né Le sapevo parlare. Le ho rinnovato l'offerta di tutto il mio essere: è stata una consacrazione completa; Le ho offerto i cuori e le anime di tutta l'umanità... - Mammina, vorrei meritare tanto in questo giorno da po­tere strappare dal purgatorio tutte le anime, affinché possano oggi stesso salire al cielo, darti tutta la gloria e l'amore... Ac­cetta il mio sacrificio di non ricevere Gesù Sacramentato, se per caso non verrà un sacerdote a darmelo. - Queste offerte non furono mie: in tutto il giorno ho lottato, per il vuoto indicibile della mancata Comunione, contro una fame di Lui insopportabile. Ricordavo al vivo la richiesta di 20 anni fa [1934]: del mio corpo, di tutto il mio corpo per essere crocifisso...

Senza fede, senza sentirla, e senza sentire il dolore, salii la montagna: non fui capace, nel mio intimo, di ripetere il mio « credo » e di fare un atto di amore. Volevo dire con il pensiero « credo, mio Gesù » ma era una cosa tanto vaga che non giungeva al Cielo: ciò che nasce alla superficie, non vale nulla. Avevo bisogno di dirlo dal profondo, ma non fui capace, tale era la mia sfinitezza. Con molto ritardo venne Gesù: pareva non venisse più; che separazione tremenda! Venne, ma non portò luce, però mi rialzò e mi parlò con dolcezza e con amore. - Figlia mia, sposa cara, sono Gesù; rialzati, abbi corag­gio; vieni a Me... I tuoi, figlia mia, sono sentimenti simbolici; il tuo allon­tanamento da Me è l'allontanamento delle anime. Come pos­sono dire di credere in Me se peccano come se Io non esistessi? Come possono dire di amarmi, nei loro peccati e vizi, rinno­vando giorno e notte la mia Passione? Sentimenti simbolici: leggete e comprendete, maestri delle anime! Ripetimi il tuo « credo »; dimmi che Mi ami, sposa cara. Coraggio!... -

... - Ricevi la goccia del mio Sangue divino, la vita che ti dà vita per parlare alle anime. Abbi coraggio, abbiate co­raggio. Tu spargi rugiada celeste, semini semente divina. È per mezzo tuo che Mi do al mondo. Parlo attraverso le tue labbra. Sta sorgendo qualcosa di sgradevole; ma non è nulla in paragone del bene. È il demonio rabbioso che vuole bruciare la semente divina; ma insisterà invano. Si faccia preghiera, si faccia penitenza! Incominci la Chiesa! Oh, quante cose deve correggere e perfezionare! Le Case religiose, le Case religiose; frati e suore che non vivono la vita dei loro fondatori. Inco­minci la Chiesa! Incominci la Chiesa! Vi sia tutta la vigi­lanza nella Chiesa. Si risollevi il mondo verso di Me. Coraggio, figlia, ripara!... Consola il mio Cuore divino e quello della mia Madre bene­detta. Noi siamo con te. Ripeti il tuo « credo ». - Gesù fuggì da me. Mentre si assentava Gli dissi ancora: - Fa' di me ciò che vuoi; Ti raccomando le mie richieste: perdona al mondo, perdona sempre. (diario, 10-9-1954).