MaM
Messaggio del 31 gennaio 1985:Cari figli, oggi desidero esortarvi ad aprire il vostro cuore a Dio, come si aprono i fiori in primavera alla ricerca del sole. Io sono la vostra Mamma, e sempre desidero che siate più vicini al Padre; che egli conceda sempre ricchi doni ai vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Beata Alexandrina Maria da Costa - In un bosco incontrai Colui che cercavo


Non so se la mia vita è tramonto del sole, è calar della notte, o se è notte completa. Io grido. In questa vita senza vita, in questa notte senza stelle, in queste tenebre spaventose, il mio cuore e la mia anima gridano al Cielo. Il mio stato è tale che talvolta non so se vivo, se sono sulla terra o dove mi trovo. Credo, Gesù, nel Tuo amore! Credo nelle Tue parole! Credo nelle Tue promesse! Credo che non mi lasci sola! Non mi interessa di non vivere: la mia brama è di morire a me stessa e a tutto; ma voglio che Tu viva in me e in tutte le mie cose. Povera anima, smarrita nel bosco senza che sia udito il suo grido! Povera anima che grida al Cielo con il dubbio che non esista, con il dubbio che non vi sia un Creatore... Credo, credo, Gesù! Questo mio « credo » dell'anima e del cuore non cesserà mai. Credo in Te, credo nelle Tue promesse... (diario, 15-1-1954).

... Sul mio Orto, sul mio Calvario non è mancata la bianca Colomba in volo. Le gocce di rugiada che emanavano dal suo becco si spargevano. Ancora una volta ha fatto il suo nido in me. Ma non pos­so né potrò dimenticare gli sguardi penetranti che scrutavano tutta la terra e ogni essere. Questi sguardi vedevano l'inutilità dell'Orto, del Calvario, lo spreco del Sangue redentore. Erano sguardi divini che producevano in me indicibile tormento, do­lore veramente infinito. Non potendone più, ho chiesto conforto al Cielo. Gesù è venuto: ha fatto luce dentro di me e si è ritirato. ... Animata da quella luce, ripetevo: « credo, credo, Gesù; la mia fede mi dice che sei con me ». Pazza per trovare il mio Amato perduto, camminavo sem­pre chiamando: Gesù, Gesù, dove sei?

Mi trovai in un bosco nel quale incontrai Colui che cer­cavo. Vi erano tutti alberi spinosi e siepi con spine penetranti. Tutto il mio essere era sangue e in sangue trovai tutto l'essere di Gesù. Camminando davanti a me mi diceva: - Sono qui, sono qui. Vieni qui, figlia mia, sono qui. - Si sedette come in un eccesso di stanchezza: i rami spinosi lo trapassavano, il sangue scorreva. - I peccatori mi perseguitano; non ascoltano la mia Voce. Guarda come mi feriscono! Infelici se non accolgono la mia chiamata! Infelici se non si convertono! Salvali, sono tuoi... - Dimenticai me stessa e le spine che mi ferivano; con molta cura cominciai a liberarlo dai rami spinosi che ferivano Lui e Lo laceravano. Quando Lo vidi senza spine, mi trovai sola: era scomparso.

Continuai a cercarlo ripetendo « Gesù, credo, credo! ». Egli venne allora incontro a me: - Colloquio di fede, col­loquio di dolore. Coraggio, mia figlia. Il mondo è tuo perché

lo salvi. Consolami e ricevi la goccia del mio Sangue... - ... (diario, 22-1-1954).

Non dettai nulla il 29 gennaio né il 5 febbraio perché non potei. Quanto soffersi in quei giorni!... Il giorno 29 venne Gesù e mi disse: - Coraggio, figlia mia, nelle tue sofferenze... Questo martirio doloroso che ti chie­do è per alcuni sacerdoti... -

Il giorno 5, io stavo sfinita tanto avevo lottato contro il dolore, Gesù mi apparve come « ecce Homo » con un volto orribilmente agonizzante: - Mia figlia, coraggio! E' con te il Signore del Cielo e della terra, il Gesù che è tua vita. - Vuoi che prenda animo nel vederti così? Non posso. A che è servita tanta mia sofferenza? - Il suo Volto divenne tosto naturale e, con il sorriso sulle labbra, accarezzandomi, mi disse: - Mia innamorata, hai sof­ferto affinché lo non soffrissi; il mondo non ascolta la mia voce... Ricevi la goccia del mio Sangue, goccia potente perché fortissimo è stato il dolore che ti ha consumata. Ricevi le tenerezze della Madre mia benedetta: te le porto per domani, 1° sabato. Ella vuole con Me colmarti in questo anno mariano'... - (diario, 12-2-1954).