MaM
Messaggio del 25 maggio 2021:Cari figli! Vi guardo e vi invito: ritornate a Dio perché Lui è amore e per amore ha mandato Me a voi per guidarvi sulla via della conversione. Lasciate il peccato e il male, decidetevi per la santità e la gioia regnerà; e voi sarete le mie mani tese in questo mondo perso. Desidero che siate preghiera e speranza per coloro che non hanno conosciuto il Dio d’amore . Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Fede pura


Non posso neppur dire, se non per fede, « non sono più io a vivere, è Gesù che vive in me; credo, mio Dio »; ma è un credere forzato. Sento che io non vivo e sento che Gesù non vive in me; però la fede mi obbliga a credere che Gesù vive, regna, trion­fa in me. La mia fiducia deve andare lontano, tanto lontano per poter credere, per dover confidare che vivo perché Gesù vive in me, anche senza che io senta gli effetti del Suo amore e della Sua presenza. Povera me, senza Dio! lo vado come trascinata, obbligata dalla fede...

Gesù, fa' che la mia fiducia sia grande come Dio! Voglio credere che non sono sola: è una forza infinita venuta non so da dove, che mi obbliga a credere in Te, nella Tua presenza in me. Devo vivere senza vita... Devo amare senza amore... Mio Dio, come può avvenire questo? Soccorrimi, Signore! Fa' che la mia fiducia arrivi sino a Te. Anche se vedessi tutto contro di me, anche fossi total­mente abbandonata da tutti, anche vedessi sfasciarsi la terra ed il firmamento, non cesserei di confidare in Te... (diario, 27-11-1953). Questa settimana fu per me di grande, molto grande sof­ferenza del corpo, non alleviata dall'anima. Fu una settimana con notti di veglia quasi continua...

Dissi a Gesù: - Io sono un ceppo o una incudine da fabbro, la chiamino come vogliono. Sto nel posto in cui mi hanno collocata. Accetto tutti i colpi che vogliono darmi. Gesù, Tu sei l'artista. Fa' ogni qualità di strumenti e distribuiscili all'umanità intera. Tu sai quello che conviene a ciascuno. La­vora, Gesù, lavora! Batti, Gesù, sulla tua « incudine ». La fu­cina è il tuo divin Cuore; il fuoco è il tuo amore. È tutto per Te e per le anime; soltanto per Te so soffrire e per le anime. - Detto questo al Signore, nonostante fossi « incudine » ed in me sentissi l'inutilità, mi pareva di vedere Gesù compiere il mestiere che gli avevo affidato: batteva, batteva fortemente, come se non avesse il cuore per compatire. Ma, essendo « in­cudine », e l'incudine non soffre, nel vedere Gesù lavorare, l'anima mia si confortò... (diario, 4-12-1953).