MaM
Messaggio del 25 luglio 1989:Cari figli, oggi vi invito a rinnovare il vostro cuore. Apritevi a Dio e date a Lui tutte le vostre difficoltà e le vostre croci affinché Lui possa trasformare tutto in gioia. Figlioli, voi non potete aprirvi a Dio se non pregate. Perciò, da oggi in avanti, decidetevi a consacrare un tempo del giorno per l'incontro con Dio nel silenzio. Così, con Dio, sarete capaci di testimoniare la mia presenza qui. Figlioli, non desidero costringervi, però date liberamente il vostro tempo a Dio, come figli di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Beata Alexandrina Maria da Costa - Nuovi esami in vista


... Avevo ragione, settimane fa, di dire che non sapevo cosa mi sarebbe successo. La mia anima non si ingannava. Il pre­sentimento si avverò; domenica cominciò il mio duro martirio: ordini per nuovi esami. Mio Dio, vogliono portarmi via di qui quando mi pare che neppure qui posso resistere! Il Si­gnore sia con me! Da quel giorno [24-4-1953] si sono ripe­tute le stesse sofferenze, la stessa impressione che la mia ani­ma stesse vivendo in un tribunale. Mi sento davanti a vari giudici, giudicata, senza nessuno che mi difenda: nessuno, nessuno. Solo la volontà sta salda come roccia. Ma la povera natura umana è completamente sfinita. Mi sento incapace di resistere a tutto. Mio Dio, mio Dio! Solo il Tuo amore mi acceca, sol­tanto le ansie di consolarti e di darti anime mi portano ad assoggettarmi a tutto. Mi sento colpevole solo davanti al mio Gesù, ma debbo essere giudicata [dagli uomini]. Sarò sempre la Tua vittima, mio Gesù, muoia io in qualsiasi momento. Ciò che io voglio è obbedire in tutto, in tutto... (diario, 26-6-1953).

Mi sento con le braccia aperte, a gridare, a chiedere soc­corso alla terra e al Cielo, ma senza ottenerlo da nessuna parte. Sento la necessità, molta necessità di un sostegno. La tempesta non cessa. Da ogni parte giunge la sconfitta ed io, bocconi, avvolta nel fango non posso alzarmi. Se parlassero le pietre, quanto potrebbero dire!... Il mio corpo è trafitto da cima a fondo... l'anima non cessa di agonizzare con il corpo.

Chiedo coraggio al Cielo per il mio nuovo calvario: gli esami. Non è ancora giunta l'ora. Spero solo in Coloro cui mi abbandonai completamente: Gesù e Mammina. Se ho ac­cettato per Loro, per le anime, come potrei essere da Loro abbandonata? Povera me, se mi mancasse la fiducia! La mia anima loda il Signore, intona inni di ringraziamen­to, anche quando è sfinita, imprigionata, immersa nel pantano. In silenzio, nella più tremenda agonia, si dona al Signore e ripete: « sia fatta la Tua volontà »... (diario, 3-7-1953).

« La più grande strega dell'umanità! ». È stata questa l'ul­tima spina che mi ha ferito il cuore. La mia imperfezione non mi ha permesso di accettare tutto senza sofferenza. Per­dono tutto, ma soffro molto... ... - Vieni, mia Madre benedetta: la nostra figliolina ha tanto bisogno delle nostre cure, tenerezze e sostegno. - Vieni qui, mia figlioletta, in grembo alla tua Madre ce­leste. Fatti coraggio: con la nostra protezione nulla puoi temere. Io sono il Cuore Addolorato e Immacolato di Maria.

- Mammina, le Tue tenerezze, il Tuo grembo mi hanno fatta grande come il cielo. Io temo tutto perché dubito di tutto. Tu lo sai bene che non ho nessuna fiducia nella mia vita... - Non temere. Tutto il Cielo è con te, è con voi. Che gloria! Che riparazione!... Non negare nulla a Gesù, figlia cara. - ... (diario, 4-7-1953, 1° sabato).

... Sulla terra mi pare non vi sia nessuno in mio favore. Non vi è luce, non vi è guida, non vi è sole, non vi è vita. Mio Dio, tutto è morte... Gesù mi ha parlato così: Sono triste, molto triste, figlia mia... Tante esortazioni, tanti avvisi e l'umanità non ascolta... -

- Gesù, Gesù, uniamo le nostre tristezze, o, meglio, lo preferisco, passa a me la Tua tristezza. Sono sempre la Tua vittima. Chiedo soltanto grazia e forza... -

- Figlia mia, fiore eucaristico, tabernacolo dell'Altissimo, sono triste per il mondo, per i peccatori. Non si convertono, Mi offendono tanto. Sono triste per coloro che si oppongono alla mia causa be­nedetta. L'opposizione è sempre stata forte...

Dalle cose piccole lo faccio cose belle, le più grandi me­raviglie. Trovo la mia delizia negli umili. Lavoro tra gli umili e quante volte con gli strumenti più deboli... -

- O Gesù, vorrei obbedire, ben lo comprendi; ma ho tanta paura di me stessa. -

- Basta, mia eroina. Il tuo timore mi è di grande consola­zione. Non è necessario altro... Stai qui, resti qui, sempre qui... Si rilegga ciò che è stato scritto 10 anni fa. Si completi ciò che è incompleto [referti medici]; si corregga ciò che è errato [il responso dei teologi]. Voglio approfondimento nelle cose di Dio e non nelle cose della terra. Che cosa è Dio! Che cosa è l'uomo! Che vale tutto ciò che è del mondo, se non si tiene conto di Dio? In verità ti dico, figlia mia, che se il mondo tacesse, lo farei parlare le pietre per esaltare la gloria del Signore. Co­raggio in tutto! Coraggio a quelli che lavorano nella mia causa, coraggio a tutti quelli che soffrono... - ... (diario, 17-7-1953).