... Gesù è risuscitato [Pasqua]. E in me niente è risuscitato: sono
rimasta morta alla vita, alla grazia, a tutto quanto è del Signore. In
me nascono e risuscitano da un istante all'altro solo il peccato, le
malvagità. Pare che io abbia sempre in me nuove invenzioni per peccare
e calpestare ogni legge santa di Gesù. La mia malizia, da me si
comunica anche al mondo intero. - Non sono soltanto io veleno e odio,
ma faccio che lo siano tutta la terra e tutti i cuori. Potesse parlare
la mia ignoranza! È orribile e spaventoso questo sentimento di
malvagità. Sulla terra e nell'atmosfera tutto è invenzione per
offendere il Signore. Io uso verso di Lui ogni maltrattamento; Lo
crocifiggo, Gli causo la morte nel mio cuore. Mi pare che il grido
accorato e doloroso di Gesù stia nel mio udito e che il suo dolore
infinito stia nel mio cuore. Il dolore è Suo perché l'offendo molto,
non è mio per averlo offeso. I miei istinti sono peggiori di quelli
delle belve; il cuore è più duro della roccia; in esso regna il
demonio. Non posso, non so dire più nulla, ma avrei una infinità di
cose da dire. La vigna di cui ho parlato è fiorita ed è cresciuta
tanto; ha formato un pergolato. Ma la tempesta continua a volere
abbatterla, distruggerla insieme alla messe bionda e agli arbusti
fioriti. Oh, se la mia anima sapesse mostrare la cura che ha nel
sostenerla e non consentire che cada a terra e, toccandola, si macchi!
Gli occhi interiori non possono guardare il pericolo in cui si trova
tutto questo. Tutto il mio essere fu segregato; sta carcerato nelle
nere torri. Il mondo alzò muri, con forti manette [catene], attorno a
me; non consente che in questa abitazione vi sia luce né entri un
piccolo raggio di sole. Posso gemere, posso urlare: non sono udita. Nel
piano superiore che tocca il cielo vi è una sapienza infinita, vi sono
sguardi che tutto penetrano: penetrano e scrutano nel più intimo di
tutti i cuori; penetrano in tutti i luoghi della terra, del mare,
dell'atmosfera e dei cieli. [Questa sapienza] ha una grandezza
superiore a tutte le grandezze, un amore infinitamente superiore
all'amore di tutti i cuori umani. Non so dire nulla di questa
grandezza: io non sono neppure un verme al suo confronto; è superiore a
tutto ciò che è esistito ed esisterà. ...Ieri, giovedì,... era già
notte: il mio cuore si è trasformato come in una colomba e il mondo in
un piccolo globo. Questo globo entrò tutto nel cuore. E la Colomba con
il becco confitto nella terra putrefatta incominciò a rimuoverla e a
tagliare alla radice ogni albero cattivo e velenoso.
Il globo del mondo è tanto amato ed abbracciato in un abbraccio eterno.
Però certi alberi non si lasciarono distruggere completamente; le loro
radici velenose crebbero e si estesero. Di qui vennero per Gesù il
sudore di sangue, i flagelli, la corona di spine e la morte. Più
ancora: Gesù avrebbe avuto il calvario non di un giorno soltanto ma di
molti e molti secoli. Tutto ciò avvenne in me e tutto soffersi con
Gesù. Questa mattina ho percorso il Calvario: portavo la croce sulle
spalle; il viaggio è stato molto spinoso, triste e silenzioso. La
Colombina volava dolcemente e sopra di me batteva le ali,
accompagnandomi sino alla cima della montagna: da lei ricevevo tutta
la forza...
Io vedevo ciò che il mondo era, ciò che verrebbe ad essere... Sono
spirata... Poco dopo è venuto Gesù: - Figlia mia,... la tua vita non è
inutile... Io vivo per darmi alle anime e tu vivi per condurle a Me ...
Abbi sempre sempre presente la parola « vittima », la tua consegna
totale al Signore. Assomigli in tutto alla vera Vittima del Golgota. Ti
faccio sapere e comprendere solo una parte delle numerose e gravi
offese a Me fatte: il tuo cuore, così fragile, così sensibile, non
resisterebbe a tanto dolore. Non sopporteresti il sentimento e la
visione totale delle offese fatte al tuo Gesù che ami tanto... - ...
(diario, 18-4-1952).